Acerra. Sequestrata dai Vigili urbani di Acerra e dal Noe il terreno di circa 3000 mq sul quale il Comando Vigili Urbani aveva appurato che erano avvenute impropriamente attività di rimozione dei rifiuti, in difformità a quanto previsto dalle vigenti normative in materia, da parte di una ditta che ieri era stata sanzionata dai caschi bianchi di Acerra.
L’azienda infatti, stava operando su un fondo privato nel Comune di Acerra, in zona a confine con Casalnuovo di Napoli (Contrada Area di Settembre), per la rimozione di rifiuti speciali pericolosi e non. Tali attività avvenivano sul terreno (posto oggi sotto sequestro) attiguo a quello dove erano stati rinvenuti. Dopo i provvedimenti assunti ieri (denuncia e sanzione) dal Comando Vigili urbani di Acerra e dai Carabinieri del Noe, oggi c’è stato il sequestro del terreno, richiesto anche l’intervento dell’Arpa Campania.
Il Comune di Acerra, in seguito ad un incendio scoppiato a luglio 2018 e ad intervento congiunto dei Vigili del Fuoco e della Polizia municipale, aveva emanato un provvedimento amministrativo (Avvio del procedimento) nei confronti del proprietario del fondo per la rimozione dei rifiuti. Tali attività sono state avviate da una ditta privata incaricata dalla proprietà. Da sopralluoghi del personale del Comando Vigili Urbani di Acerra, effettuati ad inizio anno, è stato accertato che le attività non venivano eseguite in maniera conforme alle norme in materia ambientale, così come ordinato dal Comune: completata la prima fase di rimozione dei rifiuti speciali pericolosi, si è accertato che la rimozione dei rifiuti speciali non pericolosi veniva effettuata in violazione alle norme e per di più su un’area di diversa proprietà, cosa non consentita.
Pertanto, questa mattina Vigili urbani, in collaborazione con il Noe, hanno sequestrato questa area sulla quale avveniva impropriamente la vagliatura dei rifiuti, mentre ieri è scattata la denuncia, per violazione del Testo unico ambientale; nei confronti della ditta in questione è stato redatto anche verbale con prescrizioni a cui conseguirà il pagamento di una sanzione di 6mila euro.