Capua. Sarà un’Epifania tra cumuli di rifiuti di ogni genere per la città di Capua. L’agitazione degli operatori ha trasformato la città in una grande pattumiera a cielo aperto e in queste ore sono arrivate due prese di posizione importanti: una dall’ex difensore civico Roberto Barresi, l’altra dal Movimento 5 Stelle.
Barresi ha mandato un esposto in Procura sul caso, sollecitando i magistrati ad intervenire come ha lui stesso spiegato in un lungo post sui social: “Questa mattina ho notificato un Esposto a mia firma, alla Ministra della Salute, al Procuratore Capo della Repubblica di S.Maria C.V, al Prefetto di Caserta, al Presidente della Regione Campania ed alla Commissaria Prefettizia di Capua.
Nell’esposto, si evidenzia e si denuncia la situazione di pericolo e di danno per la salute pubblica, l’ambiente, il decoro, il commercio, il turismo e per l’immagine della nostra Città e, ciò, a causa della spazzatura che abbonda indecentemente nelle sue strade.”
“La questione dei rifiuti a Capua è divenuta , soprattutto in questi giorni, sempre più rilevante, pericolosa ed insostenibile. – si legge nell’esposto indirizzato ai magistrati sammaritani – E’ ormai diventato un fatto consolidato il permanere dei rifiuti lungo le strade cittadine, anche per diversi giorni, come consolidato è vedere bambini giocare pericolosamente accanto agli stessi, il percolato che scorre lungo le vie, i ratti che si cibano numerosi dei precisati rifiuti e, tutto ciò, con evidenti ed incontrovertibili danni per la salute che pure, secondo la Costituzione Italiana – legge fondamentale dello Stato – rappresenta un valore di rilievo assoluto, da preservare e tutelare.
Non va, inoltre, trascurato il rilevante danno economico, commerciale, turistico, ambientale e d’immagine che la Città ed i Cittadini patiscono e, ciò, in un contesto territoriale già precario e fragile. A Capua, come nel resto d’Italia, i Cittadini pagano i dovuti tributi afferenti il servizio pubblico della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Eppure, detto servizio pubblico non risulta assicurato e svolto con la dovuta continuità ed efficienza. In altri Comuni, in periodi di emergenza rifiuti, come quello attualmente interessante Capua, le Istituzioni hanno attivato finanche l’Esercito, al fine di ottemperare a doveri di legge e di assicurare alla cittadinanza locale i dovuti standards di vita e di salute pubblica.
Eppure – e lo si osserva stupefatti – a Capua ciò, evidentemente, non vale! I giorni trascorrono e la spazzatura in strada aumenta senza che si pongano in essere le misure previste dalla normativa vigente, atte alla soluzione di un problema di assoluta rilevanza, pericolo e precedenza. Le responsabilità istituzionali, derivanti da tale situazione disastrosa ambientale, di disservizio e pericolo alla salute umana, sono evidentissime e meritano inflessibile giustizia.
CIÒ ESPOSTO ED EVIDENZIATO
formalmente ed ai sensi ed effetti delle vigenti disposizioni di legge,
SI CHIEDE
1) agli Organi istituzionali in indirizzo di volersi attivare, con la tempestività che la fattispecie impone, al fine della soluzione della problematica rappresentata;
2) di voler procedere all’individuazione dei responsabili eventuali di comportamenti contrari alla legge adottando, nei confronti degli stessi, ogni provvedimento consequenziale;
3) di voler notiziare per iscritto l’esponente, in ordine agli sviluppi della questione denunciata.”
“In una nostra nota del 10 dicembre 2018 – rendono noto dal meetup cittadino del Movimento – affrontammo la questione della presenza di rifiuti in alcune zone di Capua ma soprattutto l’abbandono a sé stesse delle periferie. A distanza di meno di un mese la situazione non solo non è migliorata ma, anzi, siamo quasi in piena emergenza igienico-sanitaria. Ci ritroviamo la città invasa da cumuli di immondizia ovunque, soprattutto in un periodo post feste dove sicuramente la quantità smaltita di rifiuti è più elevata. È vergognoso che questa situazione si verifichi ciclicamente. Apprendiamo che la ditta ha assicurato solo due vetture, quindi, in che modo può garantire un efficiente servizio. Si sbloccherà la situazione per poi ritornare al problema, come già successo non solo con la passata amministrazione, non abbiamo certo memoria corta. Difficile additare la colpa al Comune o alla ditta; da un lato c’è una ditta che crea un disservizio e dall’altro un Comune che non è riuscito a risolvere nulla e non effettua i dovuti controlli per evitare che ciò non accada.
Ed ora i responsabili di questa condizione si “elevano” a paladini della giustizia puntando il dito, giudicando e proponendo soluzioni. Questa “eredità pesante” non è più tollerabile né socialmente né politicamente! Basta prese in giro! Ricordiamocelo alle prossime elezioni! Chi ripaga noi cittadini dei continui e ripetuti disservizi creati dato che paghiamo profumatamente la relativa tassa?
Le uniche speranze sono nelle mani del Commissario Prefettizio, da nessun altro, con l’augurio che possa risolvere nel più breve tempo possibile questa angosciosa ed insostenibile situazione e soprattutto vengano salvaguardati i diritti dei lavoratori della Falzarano!”
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