Marcianise. Gabriele “O’ Principe”, il personaggio interpetrato da Antonio Folletto nella serie Gomorra, è diventato famoso per le sue passioni eccentriche (dalla pantera in terrazzo fino alla collezione di fuoriserie) ma anche per un’abilità che lo avvicina più ad un chimico che ad un camorrista. Riusciva a “tagliare” la cocaina meglio di chiunque altro.
A Marcianise ad avere queste doti da chimico, secondo il pentito Giuseppe Grillo, era soprattutto una persona: il 50enne Pasquale Buttone, l’uomo incaricato, spesso insieme allo stesso nipote dell’arcinoto imprenditore, di trasformare la polvere bianca in sostanze più vendibili sul mercato.
“Buttone – spiega Grillo nei verbali – era molto abile nella trasformazione delle cocaina in crack. In almeno cinque o sei occasioni l’ho chiamato per aiutarmi in tali operazioni. in queste occasioni noi non consegnavamo soldi a Pasquale ma una volta trasformata la cocaina in crack consegnavamo a lui, a titolo di regalo, due o tre grammi di sostanza stupefacente”
“Per quello che so io ha avuto rapporti anche con Aniello Bruno e Giovanni Pontillo per i quali svolgeva la stessa attività di trasformazione della cocaina in crack. Queste cose mi sono state dette direttamente da Bruno e da Pontillo. Voglio dire che in un’occasione io ho visto a casa di Alessandro Mandarino, che custodiva la droga per Aniello Bruno e Giovanni Pontillo, Pasquale Buttone lavorare la cocaina e trasformarla in crack”.