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Voto di scambio, ecco la decisione per l’intera famiglia Esposito
Maddaloni. Il Riesame ha deciso: niente libertà a Capodanno per l’ex consigliera Teresa Esposito. Il tribunale della Libertà ha infatti confermato gli arresti domiciliari oltre che per l’esponente della coalizione uscita vincitrice dalle urne anche per la madre Carmela Di Caprio e per il fratello Eduardo Esposito. L’unico ad ottenere la revoca della detenzione casalinga è stato Giovanni Esposito, per il quale è stato disposto l’obbligo di firma. Tutti rispondono di corruzione elettorale con l’aggravante del metodo mafioso.
Teresa è stata candidata alle ultime elezioni amministrative a Maddaloni dove è risultata seconda con una lista civica, con il 59,4 % dei voti. Malgrado i 297 voti presi non venne eletta. Secondo la ricostruzione della Procura i voti per le amministrative venivano venduti a cifre tra 10 e 30 euro. Dalle indagini della Polizia di Stato, che hanno consentito di scoprire il voto inquinato dalla camorra nel comune casertano, sono emersi diversi episodi che descrivono il mercimonio delle preferenze. In una intercettazione Teresa Esposito chiede il voto anche alla famiglia di un uomo che, come lei e’ candidato, ma in un’altra lista.
I familiari accettano di votarla ma dividendo le preferenze tra il loro parente e Teresa Esposito. Teresa, pero’, a differenza dello zio, paga per ogni voto. Proprio per questo motivo tra i componenti la famigliola scoppia un litigio per accaparrarsi il voto alla sorella di Antonio Esposito, per intascare i 30 euro. Per mettere pace e non scontentare nessuno – emerge dall’intercettazione – viene proposto di suddividere il denaro del voto a Teresa, alcune decine di euro, tra chi avrebbe votato la sorella del boss e chi invece doveva concedere la preferenza allo zio, senza prendere un euro.