Racket del pane, brindisi da libero per il fratello di Gianni Morico

Santa Maria Capua Vetere/Grazzanise. Dopo la condanna in secondo grado arriva la libertà per Vincenzo Morico, fratello di Gianni ed anche lui impegnato nel settore della panificazione. L’uomo era recluso al regime degli arresti domiciliari, ma nelle ultime ore la Corte di Appello ha accolto l’istanza di revoca della misura, presentata dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia, rimettendo in libertà l’imprenditore originario di Grazzanise: Morico non dovrà ottemperare ad un alcun obbligo e potrà godere delle ultime ore dell’anno da uomo libero.

 

Morico era stato condannato in Appello poche settimane fa a 2 anni e 4 mesi di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Pena ben più elevata invece per il fratello Gianni, passato dall’assoluzione in primo grado alla condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Uno stravolgimento dettato dalle nuove dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola Schiavone.

 

Prima della requisitoria del procuratore generale ha tenuto banco  proprio la testimonianza del figlio di Sandokan che aveva detto di non aver mai avuto rapporti diretti col “re del pane”, ma di aver saputo dagli affiliati sammaritani che era a disposizione soprattutto per cambiare assegni. Il titolare della catena di alimentari del Casertano era stato assolto in primo grado, ma la Dda di Napoli aveva presentato ricorso contro quella decisione ed in secondo grado lo scenario si è capovolto almeno per l’ex patron del Gladiator.

 

Nella foto Vincenzo e Gianni Morico

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