Marcianise. Scoppia il caso depuratore dei Regi Lagni, il Comune di Marcianise ha infatti bloccato l’attività negando l’autorizzazione. Lo ha annunciato il sindaco Antonello Velardi e il vicino Ente di Orta di Atella potrebbe ora fare altrettanto per quello di Casapuzzano, vicinissimo al territorio marcianisano. Ecco il post del sindaco: “Il Comune di Marcianise ha espresso parere negativo all’autorizzazione per l’impatto ambientale del depuratore dei Regi Legni che è collocato sul proprio territorio, nella zona di Ponteselice. Il provvedimento è stato firmato in queste ore dai competenti uffici comunali ed è stato trasmesso agli organi competenti. Del diniego è stata avvertita anche la magistratura.
Il no del Comune blocca di fatto al 31 dicembre l’attività del depuratore che serve numerosi comuni della Campania ma il cui impatto inquinante ricade tutto e solo sul territorio di Marcianise.”
“La decisione è stata presa a seguito dell’esito di diversi controlli e della presentazione di certificazioni dei gestori che di fatto riconoscono l’inefficienza dell’impianto, ormai obsoleto. Non so come se ne uscirà, certo non tocca a noi stabilirlo. Non volevamo e non vogliamo coprire gravissime inefficienze e inescusabili ritardi. Vogliamo invece difendere il nostro territorio, come stiamo facendo con tutti gli impianti inquinanti soprattutto nella zona industriale. Il depuratore è tra gli impianti che inquinano e ciò è diventato intollerabile.
Il sistema regionale di questi impianti era ed è una vergogna. Un grande carrozzone politico. Verificate chi sono i dipendenti che lì lavorano e capirete chiaramente chi li ha assunti e come sono stati assunti. Hanno il loro padrino politico che ancora adesso li tutela, fregandosene ovviamente della tutela dell’unico bene che a noi interessa: la salute di tutti. In un Paese serio su questi carrozzoni sarebbe stata sganciata la bomba atomica, da noi servono a costruire consenso politico. E ad ucciderci.”
Come Comune di Marcianise non possiamo intervenire sul depuratore di Casapuzzano perché ricade per pochi metri nel territorio di Orta di Atella: una furbizia dei politici di allora. Intanto però quel depuratore sprigiona una puzza insopportabile, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Spero che prima o poi qualcuno se ne interesserà. Noi la nostra parte invece la facciamo e di ciò sono orgoglioso. Non si tratta di avere coraggio, si tratta semplicemente di fare gli interessi della collettività. Senza guardare in faccia a nessuno.”