Blitz ai raggi X. Sigilli a 2 case e una mansarda: ma furono già dissequestrati

Marcianise. Due appartamenti e una mansarda. Sono questi gli immobili requisiti nell’operazione effettuata ieri da agenti della questura di Caserta e militari della Guardia di Finanza nei confronti di Roberto Trombetta.

 

La sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto, infatti, il sequestro di tre immobili, due appartamenti e una mansarda (tutti a Marcianise), e di conti correnti sui quali vengono accreditati lo stipendio della consorte di Trombetta e l’assegno alimentare dovuto al fratello del boss Luigi, in qualità insegnante sospeso dal servizio. Nello specifico sotto chiave sono finite una mansarda in via Francesco De Sanctis, intestata alla moglie e due appartamenti in via Foglia intestati alle figlie.

 

Il valore castatale degli immobili e le somme requisite, secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Gabriele Amodio, si aggira sui 380mila euro. I tre immobili sono già stati oggetto di sequestro preventivo nell’ambito del procedimento penale a carico di Roberto Trombetta, seguito all’operazione Dynasty e arrivato a sentenza lo scorso 27 novembre con una condanna a 10 anni in primo grado; furono poi dissequestrati dopo il dibattimento dalla prima sezione collegio B del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per legittima provenienza.

 

Una vicenda che è pronta a tornare nelle aule di tribunale all’inizio del nuovo anno: la prima udienza è stata fissata infatti per il 27 febbraio, al cospetto del giudice Corinna Forte.

 

 

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