Truffa seriale agli uffici postali: preso furbetto dei documenti. Ecco chi è

Capodrise/Recale. Aveva un arsenale di documenti falsi e timbri dell’ufficio del comune di Capodrise palesemente contraffatti. Vincenzo Cicala, residente a Capodrise, è stato tratto in arresto dopo una perquisizione nel suo appartamento, da parte degli uomini del comandante Baldassarre Nero.

 

 

Ennesima truffa

 

 

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, lo scorso 24 novembre  insieme  a Maria Fruscia di Acerra, aveva esibito carte di identità false per aprire un conto corrente presso l’ufficio postale di Recale. Cicala è stato trasferito in carcere. Ad assisterlo l’avvocato Vincenzo Russo. Nella sua abitazione, durante la perquisizione, sono stati scoperti documenti e timbri falsi.

 

Lo scorso 12 dicembre i militari dell’Arma si sono recati nell’abitazione di Cicala per un controllo: l’uomo era regolarmente ai domiciliari, ma dall’ispezione sono saltati fuori degli elementi interessanti. Su tutti i già citati timbri dell’Ente capodrisano, poi dei documenti anch’essi contraffati.

 

L’intero materiale è stato requisito dai militari dell’Arma, anche se al momento non sono stati presi provvedimenti. La scoperta porterà sicuramente ad un supplemento di indagine e a possibili nuovi sviluppi. Cicala era stato fermato il 24 novembre scorso nell’ufficio postale di Recale dove era stata sventata dai carabinieri una possibile truffa: il 51enne aveva violato l’obbligo di dimora a Capodrise.

 

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