Coniugi uccisi dal clan, scenario stravolto: parola a 6 pentiti prima della sentenza

Marcianise. E’ uno scenario completamente stravolto quello del processo per l’assassinio dei coniugi Breda Letizia, in corso davanti alla terza sezione della Corte di Assise di Napoli. Sono state accolte tutte le richieste avanzate dopo la lettera-confessione resa da Domenico Belforte che si è autoaccusato del delitto.

 

Saranno ascoltati quindi in sette: Domenico Cuccaro, P. Nocera e Pettrone il 15 gennaio, Martino, Froncillo e G. Nocera il 24 gennaio. La requisitoria del procuratore generale che doveva tenersi già prima della pausa natalizia slitta addirittura a febbraio.

 

Le dichiarazioni dei pentiti saranno decisive per la posizione giudiziaria degli imputati Domenico Belforte, Salvatore Belforte, Felice Napolitano, Gennaro Buonanno e Antimo Piccolo. Con la rinnovata istruttoria del procuratore generale non sono esclusi colpi di scena dopo le assoluzioni di massa in primo grado.

 

La svolta c’è stata ad inizio mese quando era stata acquisita una lettera di Domenico Belforte con la quale si autoaccusava del delitto pur scagionando gli altri imputati, difesi dagli avvocati Giuseppe Foglia, Mariano Omarto e Massimo Trigari.

Il delitto

Il delitto avvenne il 10 aprile 1997: secondo la Dda il clan dei Mazzacane aveva deciso di eliminare la donna poiché ritenuta confidente dei carabinieri, mentre Letizia veniva ammazzato perché, rifiutatosi di ucciderla, stava tentando di costituire un gruppo autonomo. Dopo la confessione di Belforte l’udienza è stata rinviata all’11 dicembre quando ci sarà la requisitoria del procuratore generale e poi la discussione degli avvocati.

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