Liberata la salma, fissato l’addio a Filomena

Orta di Atella. Dopo il venerdì dell’orrore, arriva per Orta il giorno del dolore. Domani mattina alle 10, infatti, saranno celebrati presso la chiesa di San Massimo Vescovo ad Orta di Atella i funerali di Filomena Sorvillo, la 70enne uccisa a mani nude dal figlio in raptus di cieca violenza.

 

Sul corpo della donna è stato effettuato in queste ore l’esame autoptico e il pubblico ministero di Napoli Nord ha deciso la liberazione della salma. Il test aggiungerà poco alla ricostruzione dell’efferato delitto, anche se i risultati saranno noti non prima di un mese.

Venerdì mattina militari della Compagnia di Marcianise hanno trovato la vittima nell’abitazione di via Filangieri con la faccia a terra, il volto completamente tumefatto. Vicino c’era anche il figlio Marco Mattiello, che ripeteva come un disco rotto. “Ho fatto una sciocchezza”. Ben presto sono arrivati sul posto i carabinieri della sezione rilevi del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta e il sostituto della Procura di Napoli Nord per una prima ricostruzione della vicenda.

 

La ricostruzione del folle delitto

Mattiello, al culmine di una lite, avrebbe colpito l’anziana madre con pugni al volto, poi l’avrebbe afferrata per i capelli sbattendola con la faccia sul muro e poi a terra, fin quando la donna non ha perso i sensi e di lì a poco morta. Il 40enne, ovviamente, non ci sarà all’estremo saluto della madre: subito dopo l’interrogatorio in caserma, è stato trasferito in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

 

I carabinieri hanno accertato che l’uomo aveva avuto problemi di droga e assume attualmente psico-farmaci. In passato era stato destinatario di un ordine giudiziario di allontanamento dalla casa familiare per maltrattamenti commessi proprio ai danni della madre. L’ordine però era stato revocato, visto che Mattiello pare avesse iniziato a comportarsi meglio, soprattutto con la madre, che lo aveva anche perdonato riammettendolo nell’abitazione familiare. Venerdì Mattiello è stato fermato dalla madre mentre tentava il suicidio: le aveva appena detto di aver contratto l’Hiv.

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