Travolse e uccise fidanzata dopo lite, gup giustifica mini condanna: “Provò a salvarla”

Giugliano. “L’intenzione di fondo dell’imputato era quella di allontanarsi velocemente da quella discussione e non quella di percuotere o ledere la ragazza”. Lo scrive il gup di Napoli Antonino Santoro nelle 38 pagine di motivazioni della sentenza di condanna a quattro anni e otto mesi inflitta per omicidio colposo inflitta a Giuseppe Varriale, l’ex di Alessandra Madonna, morta l’otto settembre 2017 a Giugliano, trascinata dalla vettura dell’ex fidanzato. Il pm aveva chiesto la condanna a 30 anni per omicidio volontario. Non di questo avviso il gup.

 

Fu lui a portarla in ospedale

 

“Si è invece di fronte – scrive – ad un fatto colposo dovuto alla negligente-imprudente condotta dell’imputato per aver accelerato nonostante la presenza di Alessandra in aderenza al veicolo, nel corso di una accesa discussione, in tal modo mettendo in pericolo la sicurezza della ragazza”. Il gup scrive inoltre: “Decisiva inoltre la condotta successiva di Varriale che si è immediatamente fermato dopo essersi accorto che qualcosa era successo, ha soccorso la vittima come poteva, l’ha portata in ospedale nell’estremo tentativo di salvarla. E’ evidente – conclude il gup – che tale atteggiamento cozza con una eventuale volontà di uccidere”.

 

 

Nelle motivazioni della sentenza il giudice sottolinea “uno dei punti deboli dell’attività investigativa”, ovvero che le “dichiarazioni iniziali di Varriale con le quali riferiva che la vittima si era aggrappata alla sua vettura non sono state verbalizzate a parte della Pg ma risultano sottoforma di riassunto che condiziona in senso negativo la comprensione, non essendo state verbalizzate le precise parole in quei momenti”.

 

Cambia strategia difensiva

 

Il nuovo avvocato della famiglia di Alessandra Madonna, l’avvocato bresciano Massimiliano Battagliola, spera ora nel ricorso in appello da parte del pubblico ministero. Mi auguro e credo proprio che il pm, che aveva chiesto la condanna a 30 anni, depositi appello. “Dal mio punto di vista – prosegue il legale – per la dinamica e per il rapporto tra i due ragazzi siamo in presenza di un omicidio volontario e non colposo o stradale”.

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