Acerra. Il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, incontra ogni anno centinaia di atleti tra associazioni sportive, scuole e parrocchie della diocesi in preparazione al Natale, senza dimenticare la piaga della disoccupazione giovanile e per offrire testimonianze positive ai cosiddetti ragazzi a rischio che vivono nei quartieri difficili della città, con un pensiero particolare ai giovani morti per inquinamento ambientale. Ultima, in ordine di tempo, Alessia, di appena undici anni, il cui funerale è stato celebrato proprio dal vescovo Di Donna che, come con tanti altri ragazzi della diocesi, l’aveva seguita nel suo calvario insieme alla famiglia.
Nel 2018, “Facciamoci allenare da Gesù”giunge alla terza edizione, ed è frutto di quel grande Giubileo degli sportivi organizzato dall’Ufficio diocesano dello sport nel 2016, radunando più di 1000 atleti prima nello Stadio comunale e poi nella Cattedrale di Acerra.
Il 18 dicembre alle ore 18.00, nel Teatro della Scuola Palladino, in via Verna, monsignor Di Donna lancerà le attività dell’Ufficio dello sport e di altre realtà diocesane, in particolare quelle che si svolgono nel campo sportivo riaperto dietro l’Episcopio per ospitare tornei tra i ragazzi disagiati, i quali vengono seguiti anche nel doposcuola, attraverso lezioni di musica, giornalismo e cineforum, in collaborazione con la Caritas e l’Ufficio diocesani per gli oratori.
Fiore all’occhiello è il Torneo interparrocchiale Emmanuel, durante il quale da ottobre a giugno tutte le sere del lunedì i volontari dell’Ufficio sono impegnati con i ragazzi sul campo per le gare.
Per monsignor Di Donna lo sport costituisce – insieme a cinema, storia, arte e musica locale – una «occasione di riscatto» dal degrado sociale e «una opportunità per la crescita personale e comunitaria». Ancor di più se i ragazzi scelgono ogni giorno con coraggio un «Allenatore che non toglie nulla, e dona tutto» e il cui nome è Gesù Cristo. Con il grande obiettivo di strappare i ragazzi alla droga, all’alcol, al gioco d’azzardo e alla criminalità diffusa, piaghe contro le quali lo stesso vescovo Di Donna e i sacerdoti si spendono da tempo.
Tra gli ospiti di questa edizione spicca l’ex calciatore, campione con il Napoli, Bruno Giordano, del quale lo scrittore giornalista e autore televisivo della Rai, Giancarlo Governi, ha scritto la biografia dal titolo “Bruno Giordano. Una vita sulle montagne russe”, pubblicata con Fazi Editore nel 2017. Giordano e Governi presenteranno e firmeranno il libro durante la serata.
Con Giordano, porterà la sua testimonianza suor Lucia Benedetta Rabbitto, l’alcantarina “mister” che a Castellammare di Stabia mette insieme l’amore per Gesù Cristo e la sua passione per il calcio catechizzando ed educando i ragazzi dell’oratorio nel cuore del centro storico, in un quartiere difficile della città.
Coordinatore della serata è Massimiliano Castellani, coresponsabile delle pagine “Agorà” del Quotidiano cattolico Avvenire, presente ad Acerra anche nel 2016 per il Giubileo degli sportivi.
Durante la serata il vescovo Antonio Di Donna, il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri – il Comune ha patrocinato l’evento – e gli ospiti premieranno gli atleti che si sono distinti per impegno, correttezza e lealtà nei vari tornei e nelle varie attività sportive parrocchiali e cittadine. Monsignor Di Donna ribadirà il valore prezioso dello sport nei cammini di fede e nella promozione umana e sociale dei giovani, in un contesto gravato da disagio sociale, mancanza di strutture e in particolare dal dramma ambientale, rispetto al quale il presule è molto sensibile. Una serata per condividere le bellezze e le ricchezze della città, tra cui la riconosciuta maschera di Pulcinella.
Un premio speciale sarà assegnato alla memoria di Mario Esposito, storico presidente dell’Acerrana calcio scomparso di recente.