AGGIORNAMENTO. Il bottino ammonta a circa 30 mila euro, tra preziosi,soprattutto e contanti. C’è da dire che i banditi prima di trovare le chiavi della cassaforte ci hanno messo un’ora e mezza. Non c’è un angolo della casa che non sia stato toccato, dalla cantina al piano alto. I signori Giovanni e Alfonsina Fusco sono stati dimessi dall’ospedale in giornata. Per fortuna hanno retto a quella che è stata una vera e propria Arancia meccanica….
Macerata Campania. E’ durata oltre due ore: famiglia in ostaggio dei banditi dalle 4 fino all’alba. E’ quanto è accaduto nel corso di una terribile rapina avvenuta in una villa a Macerata Campania. Sette banditi incappucciati, accento albanese, hanno fatto irruzione nella casa multipiano dell’imprenditore Giovanni Fusco, noto costruttore dell’hinterland, sul prolungamento di via Gobetti. L’anziano imprenditore 82enne stava dormendo in camera con la moglie 71enne, ed in un’altra stanza c’era il figlio, Gerardo Fusco 38enne.
I banditi sono passati sul terreno di proprietà della parrocchia, quello destinato ad un’ area sportiva, attualmente una specie di cantiere. Da qui hanno utilizzato dei travetti di cemento ubicati nello slargo e sono saliti fino ad una finestra della casa dei Fusco e con delle cesoie speciali hanno spaccato le inferriate e aperto la finestra. Tutti e sette, sei smilzi, uno più grosso, e si sono accomodati, erano le 4.
Il figlio dei coniugi Fusco, Gerardo, ultimo dei fratelli, tutti già sposati, è stato svegliato nel sonno da 4 banditi: ha tentato di reagire: gli hanno rifilato un pugno in bocca e lo hanno colpito alla testa con un bastone. Successivamente è stato legato al letto per i polsi.
In tre invece si sono recati nell’abitazione dei coniugi, la signora è rimasta terrorizzata e ha cominciato ad urlare. Fusco ha implorato i banditi: “Prendete quello che volete ma non fateci del male”. Li hanno legati ai letti, così come avevano fatto precedentemente con Gerardo, che era stato immobilizzato anche con una sciarpa al collo. Da questo momento hanno perlustrato tutta la casa alla ricerca della cassaforte e delle chiavi.
La cassaforte è stata trovata quasi subito, le chiavi soltanto dopo una lunga perlustrazione. I malviventi hanno prelevato una somma in contanti e tutto l’oro di famiglia: il bottino è stato caricato nello zaino di Gerardo. Per rovistare meglio la camera di Gerardo lo hanno spostato assieme ai genitori, legandolo nuovamente ed immobilizzandolo. Il 38enne in precedenza gli aveva detto: “Vi dò le chiavi della Maserati se ve ne andate” ma loro erano interessati al bottino in oro e contanti.
Dopo aver preso soldi e preziosi si sono accomodati a tavola; hanno bevuto, mangiato roccocò e lanciato una sfida scrivendo sulla porta il nome per esteso di un carabiniere: “Mario 112”, forse un riferimento a un militare che aveva “interferito” col loro lavoro. Dopo la colazione a base di dolci natalizi sono usciti dalla stessa finestra, poco prima delle 6.
Gerardo è stato il primo a liberarsi, ha poi slegato i congiunti e chiamato 112, 118 e i fratelli. I coniugi Fusco soccorsi dall’ambulanza, a parte qualche leggera contusione, stanno bene. Sul posto per i rilievi, dopo i carabinieri della locale stazione, sono giunti gli uomini della Scientifica. Un colpo da film, molto simile a tanti altri effettuati nelle ville al Nord: emblematica poi la sfida alle forze dell’ordine, dettaglio che lascia intendere che si tratti di professionisti del furto, nell’uscire si sono portati via l’hard disk delle telecamere.