Coniugi uccisi, dichiarazione choc del boss: “Sono stato io”. Ma erano stati tutti assolti

Marcianise. Colpo di scena questa mattina davanti alla terza sezione della Corte di Assise di Napoli dove si stava svolgendo l’udienza del processo per il duplice omicidio dei coniugi Giovanna Breda e Biagio Letizia. Il boss Domenico Belforte ha preso la parola ed ha dichiarato, tra lo stupore generale, di essere il responsabile di quell’efferato delitto.

 

Ha puntualizzato che non è stato l’esecutore, in quanto in quel periodo era sottoposto alla sorveglianza speciale, ma di aver avuto un ruolo attivo nella preparazione del delitto. Una ricostruzione che ha stupito i presenti e ribaltato tutto quanto era stato decretato in primo grado dove erano stati assolti ben 7 imputati, compreso lo stesso Domenico Belforte. Insieme a lui erano stati scagionati anche altri elementi di spicco del clan come suo fratello Salvatore Belforte, Gennaro Buonanno e Felice Napolitano.

 

Il delitto avvenne il 10 aprile 1997: secondo la Dda il clan dei Mazzacane aveva deciso di eliminare la donna poiché ritenuta confidente dei carabinieri, mentre Letizia veniva ammazzato perché, rifiutatosi di ucciderla, stava tentando di costituire un gruppo autonomo. Dopo la confessione di Belforte l’udienza è stata rinviata all’11 dicembre quando ci sarà la requisitoria del procuratore generale e poi la discussione degli avvocati. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Foglia, Mariano Omarto e Massimo Trigari.

 

 

 

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