Regionale. I carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Salerno stanno eseguendo un provvedimento cautelare nei confronti di 25 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, utilizzo indebito di carte di credito e riciclaggio dei proventi illeciti nonché di minacce aggravate dal metodo mafioso.
Al centro delle indagini – secondo quanto riferito dai Carabinieri – le attività criminali di appartenenti a una comunità rom che, da numerosi anni, vive ad Agropoli. L’indagine ha documentato come il gruppo fosse dedito all’esecuzione di colpi con destrezza ai danni di gioiellerie poste su tutto il territorio nazionale, furti all’interno di autovetture e all’utilizzo indebito delle carte di credito asportate. Le investigazioni hanno accertato anche una serie di gravi minacce nei confronti sia di appartenenti alle forze dell’ordine sia di amministratori pubblici della cittadina cilentana.
“Finitela un poco…marescià vedete che la vita è breve, si muore, cercate di fare il bravo” e “Stai attento che non ti va sempre bene, qualche mio parente potrebbe reagire”. Queste le minacce, anche di morte, che sono state rivolte ai carabinieri da alcuni componenti del gruppo rom sgominato oggi nel Salernitano, per cercare di alleggerire la pressione delle forze dell’ordine sulle loro attività illecite. La circostanza è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa a Salerno.