Rifiuti, il caso assunzioni finisce in Procura

Cancello Arnone. L’Ugl presenta un esposto ai magistrati sul caso assunzioni per il servizio di igiene urbana al Comune di Cancello Arnone.

 

La nota

 

In data odierna è stato trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica nel quale si denuncia una sospetta assunzione illegittima.

Nel mese di novembre segnalammo alla società Teknoservice, affidataria del servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Cancello ed Arnone dal mese di luglio, il costante utilizzo di personale, estraneo all’originaria pianta organica, assorbita in seguito al passaggio di cantiere, chiedendo, nel contempo, di ricevere l’elenco del personale, attualmente impiegato presso il cantiere r.s.u. del medesimo Comune.

Nel rispondere alla nota l’azienda fornisce una serie di giustificazioni e l’elenco del personale, ma qualcosa non quadra, nell’elenco compare stranamente un operaio assunto in data 11 luglio 2018 a tempo indeterminato, appena dieci giorni dopo il passaggio di cantiere, lo stesso risulta inquadrato con qualifica di responsabile di 4° livello, il quale costo ammonta a circa 46.000 euro annui.

Questo il motivo della tempestiva reazione, anche perché era da diversi mesi che le dinamiche del cantiere di igiene urbana di Cancello ed Arnone venivano monitorate dalla UGL, soprattutto da quando vennero licenziati immotivatamente due lavoratori.

Ebbene, come è ben noto al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente ed al Responsabile del procedimento di gara, il capitolato d’appalto prevedeva l’assunzione di un operaio con mansioni di coordinatore, in sostituzione di un dipendente deceduto, la predetta assunzione, però, sarebbe dovuta essere annunciata in occasione della riunione utile al passaggio di cantiere, un particolare non di poco conto, perché, se consideriamo che la Legge Regionale vigente impone ai Comuni e alle aziende il divieto assoluto di predisporre nuove assunzioni, poiché hanno precedenza i dipendenti degli ex Consorzi di Bacino della Regione Campania, per cui, presupponiamo che proprio per eludere quest’obbligo il dipendente neo assunto è stato arruolato dall’azienda a distanza di dieci giorni dal passaggio di cantiere senza fornire alcuna informazione ai sindacati, o almeno alla UGL, i quali avrebbero sicuramente potuto impedirlo.

Pertanto, acquisito l’elenco del personale, possiamo dire con certezza che si sia compiuto un reato, del quale auspichiamo che il Comune sia all’oscuro, di conseguenza abbiamo informato la Procura della Repubblica, la Regione Campania, e tutte le altre istituzioni ognuna per la propria competenza.

Siamo un sindacato, quindi siamo a favore dell’occupazione, a patto che questa non penalizzi altri operai e famiglie, inoltre, dal momento che prima o poi tutti i dipendenti degli ex Consorzi di Bacino verranno reimpiegati sui cantieri r.s.u. dei Comuni della Provincia di Caserta, bisogna considerare che il numero dei dipendenti sicuramente lieviterà più di quanto era prospettabile, un numero che dovrà essere sopportato dalle casse Comunali, determinando senza alcun dubbio un maggior onore per lo stesso ma anche un aumento della tassa sui rifiuti, un ipotizzabile danno erariale che non abbiano esitato a segnalare anche alla Corte dei Conti.

Oggi, per noi della UGL Caserta, il rispetto della Legge Regionale 14/2016 è un imperativo categorico.

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