Marcianise. Non c’è solo l’attività di Rosa Belforte nel mirino del Comune di Marcianise. Sempre nella giornata di ieri, contestualmente al provvedimento di sospensione del calcetto (intestato alla mamma dell’attaccante del Frosinone Camillo Ciano), dall’Ente è partita un’altra ordinanza dirigenziale che prevede una cessazione momentanea.
Nel provvedimento è stato, infatti, disposto il divieto di prosecuzione di un’attività. Si tratta della ditta di autotrasporti di Pasquale Belforte, 40enne cugino dei boss Domenico e Salvatore, che opera anche in ambito internazionale e sita in via Peschiera, adiacente ai campi di calcetto.
Anche in questo caso si tratta di una vicenda datata: il primo controllo è infatti del maggio 2011 quando gli agenti del comando di polizia municipale accertarono che erano stati effettuati lavori edili senza il permesso a costruire e il relativo nulla di osta dell’Ente. Si tratta di interventi che consistevano nella realizzazione di una tettoia con struttura metallica ancorata ad una base di cemento. All’epoca fu firmata un’ordinanza di demolizione che nei fatti non fu mai rispettata.
Cinque anni dopo ci fu un nuovo controllo della polizia municipale con lavori senza permesso a costruire che portarono alla realizzazione di un casotto in legno e lamiere adibito a ufficio. In quella circostanza fu Spasiano a firmare un’ordinanza di ingiunzione alla demolizione e sgombero.
Stando a quanto emerso dalle verifiche, l’attività sorge su un terreno agricolo e senza nemmeno certificato di agibiltà. Nella giornata di ieri è stata emessa l’ordinanza che obbliga Pasquale Belforte, in qualità di amministratore unico della società “Group Salvatore Trasporti” il divieto di proseguire l’attività e la rimozione dei lavori effettuati senza autorizzazione. Belforte potrà fare ricorso al Tar: la ditta ha già avviato nei mesi scorsi un braccio di ferro giudiziario con l’Ente.
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STOP AL CALCETTO DELLA MADRE DI CIANO