Casapesenna. Resterà in Italia per altri sei mesi per affrontare il processo tuttora in corso Nicola Inquieto, l’imprenditore accusato dalla Dda di Napoli di aver riciclato in Romania i soldi del boss dei Casalesi Michele Zagaria, creando un impero immobiliare di decine di milioni di euro. Lo ha deciso la Corte di Cassazione romena che ha respinto il ricorso presentato dall’imprenditore.
Inquieto, originario di Casapesenna, paese natale di Zagaria, fu arrestato nello scorso mese di aprile in Romania, nella città di Pitesti, dove da anni risiede e opera come costruttore, in seguito all’inchiesta della Direzione Investigativa antimafia di Napoli che accertò i forti legami tra la sua famiglia e il capoclan Michele Zagaria. Anche il fratello Giuseppe finì in manette. Inquieto fu arrestato in base ad un mandato di arresto europeo spiccato nei suoi confronti ed è arrivato in Italia il 31 maggio, “prestato” per sei mesi dall’autorità giudiziaria romena.
Inquieto non può essere infatti estradato perché la normativa penale romena non contempla il reato di associazione mafiosa. In Italia Inquieto, difeso da Nicola Marini e Giuseppe Stellato, è subito comparso al processo istruito nei suoi confronti al Tribunale di Napoli Nord, ma ad inizio dicembre sarebbe dovuto ritornare in Romania; così la Dda ha presentato richiesta di proroga ai giudici romeni per altri sei mesi ottenendo il via libera.