San Felice a Cancello. Clan Sgambato-Lettieri, processo sospeso per uno degli imputati, dopo l’udienza di oggi al tribunale di Napoli, nell’ambito del procedimento relativo a tre estorsioni, arresti della scorsa primavera.
Cominciamo col dire che la discussione degli avvocati della difesa si concluderà a metà gennaio, mese nel quale dovrebbe arrivare anche la sentenza. In aula c’erano alcuni degli imputati per i quali è stata chiesta l’assoluzione, in particolare quelli di San Martino Valle Caudina e in videoconferenza c’erano Michele Lettieri e Giovannina Sgambato, ritenuti i vertici dell’organizzazione.
Il pm Landolfi a metà ottobre aveva chiesto 18 anni a testa per Giovannina Sgambato e il boss Michele Lettieri alias ‘o napulitan.
Dodici anni la richiesta per Enzo Ruotolo di via Cantariello, 10 anni per il finanziere Vincenzo Barbato Iannucci.
Chiesta l’assoluzione per Nicola Panella, Orazio De Paola e Vincenzo D’Onofrio.
Rito ordinario per Domenico Servodio ‘ detto sce sce..
Oggi la parte importante della discussione è avvenuta in merito alla posizione dell’imputato Enzo Carfora, originario di Talanico, alias ‘o cantante, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci.
Per lui di fatto il processo è sospeso.
E’ stato ascoltato anche il consulente tecnico della difesa, dopo un’accesa e lunga discussione il giudice ha confermato l’incompatibilità di stare in giudizio e di stare in carcere per il cantante.
La terza richiesta era quella relativa all’incapacità di intendere e di volere al momento del fatto e su questo non c’è stato accoglimento.
Carfora comunque sarebbe già in una clinica Rems, ma al momento non ci sono posti disponibili e si stanno valutando delle soluzioni di altre strutture.
Insomma la sua posizione è quindi completamente diversa rispetto agli altri e su di lui saranno fatte ulteriori verifiche.