Camorra sulle slot del litorale, arrestati in tre

Mondragone. Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Mondragone nelle province di Napoli e Caserta, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – D.D.A – Sost. Proc. LALIA MORRA e sotto la supervisione del Procuratore Aggiunto Dr. L. FRUNZIO, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli che, condividendo l’intero impianto accusatorio sostenuto dall’ufficio di Procura nei confronti degli odierni destinatari dei provvedimenti cautelari,  per le contestazioni di seguito specificate, emetteva complessivi 3 provvedimenti cautelari  in carcere nei confronti delle sottonotate  persone:

  1. VITALE Vittorio, nato a Mondragone il  02/04/1971;

  2. RAZZA Antonio nato a Mondragone il 09/12/1976;

  3. PELLEGRINO Giovanni, nato a Formia (LT) il 28/02/1987.

I predetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso.

Il provvedimento cautelare scaturisce da articolata attività investigativa, condotta da settembre 2016 ad aprile 2017, basata sulle risultanze dell’attività tecnica di intercettazione  oltre che da attività “tradizionali” che permettevano di cristallizzare le condotte degli  indagati,  ponendo in risalto l’esistenza di un organizzato sodalizio criminale che si occupava del controllo delle attività economiche anche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali, in special modo ponendo in essere delle estorsioni in danno di soggetti installatori di slot machine e VLT sul comune di Mondragone, giustificando la richiesta di denaro finalizzata al sostentamento degli affiliati al clan in quel momento storico detenuti.

 

L’associazione era costituita, promossa, organizzata e diretta da Vitale Vittorio, mandante e beneficiario di tutte le illecite attività compiute sul territorio di competenza dell’associazione, che si occupava dell’organizzazione e pianificazioni degli illeciti che portavano denaro nelle casse del clan.

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