Piedimonte Matese/Alife. In data 2.11.2018, i militari della Stazione Carabinieri di Alife e quelli della Stazione Carabinieri di Piedimonte Matese, a seguito di articolate e delicate indagini dirette da questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione alla misura dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP della sede, a carico di J.S. (ci. 70), il quale si rendeva responsabile della violazione degli artt. 61 nr. 5 e 11,609 bis comma 2 e 609 ter comma 1 nr. 1 (abuso sessuale su minori di anni 14).
In particolare, il prevenuto, in un contesto familiare violento in cui sottoponeva la moglie e le fìglie minori a continui maltrattamenti fisici (per i quali si procede separatamente nell’ambito di altro procedimento, attualmente in fase dibattimentale), tra il maggio ed il giugno 2014, abusando delle condizioni di inferiorità fìsica e psichica della persona offesa, dovuta sia all’età della figlia minore, di circa anni dodici all’epoca dei fatti, sia all’affidamento riposto dalla minore nella figura del padre, costringeva la minore a compiere e subire atti sessuali.
Il procedimento penale trae origine dal tentato suicidio di una minore, la quale, dal giugno all’agosto 2017, veniva ricoverata presso l’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma dopo aver ingerito alcuni farmaci. Le attività di indagine, condotte con estrema tempestività, fondate nell’audizione protetta della vittima nonché nell’audizione di altre persone informate sui fatti, hanno consentito di raccogliere un grave compendio probatorio a carico dell’indagato in ordine ai fatti di abuso sessuale patiti dalla figlia minore.