Ministro allo Stir dopo la catastrofe. Le indagini: una regia dietro gli attentati. LE FOTO

Santa Maria Capua Vetere. È stato domato l’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, l’impianto che tratta i rifiuti indifferenziati provenienti da tutto il Casertano per poi avviarli all’incenerimento presso il termovalorizzatore di Acerra. Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Caserta, Luciano Buonpane, spiega che “il rogo è ormai domato, ci sono ancora delle fumarole per questo stiamo portando i rifiuti all’esterno del capannone, così anche grazie alla pioggia potremo spegnerli del tutto”. Il presidente della Gisec, società della Provincia di Caserta che gestisce lo Stir, Fulvio Fiorillo, aggiunge che “l’incendio ha riguardato dei rifiuti già imballati per essere trasportati dall’inceneritore. Fortunatamente – prosegue Fiorillo – abbiamo vasche con centinaia di migliaia di litri d’acqua che hanno aiutato i vigili del fuoco nelle operazioni di spegnimento. Questa mattina i conferimenti di rifiuti sono già ripartiti. In ogni caso avvieremo un’indagine interna, che andrà di pari passo con quella delle forze dell’ordine e della magistratura”.

Sulla matrice del rogo Fiorillo fa capire che propende per l’ipotesi dolosa. “Aspettiamo gli accertamenti dei Vigili del fuoco, ma sin da ora posso dire che sarebbe strano se il rogo non fosse doloso. I rifiuti in fiamme non erano di tipo organico, ma indifferenziato; certo troviamo spesso in questa tipologia di immondizia accendini o bombolette spray, ma è sempre necessario una scintilla per innescarli e farli scoppiare” conclude. Sono stati i guardiani in servizio allo Stir, che ieri era chiuso, ad accorgersi del rogo. Questa mattina in prefettura a Caserta di terrà una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sul rogo di stanotte, che segue altri incendi di impianti di rifiuti avvenuti negli ultimi mesi nel Casertano, l’ultimo pochi giorni fa all’azienda Lea di Marcianise. “Fanno riflettere – dice Buompane – questi roghi ad orologeria, specie in un periodo dell’anno così umido”.

Ministro allo Stir

Nell’impianto di Santa Maria Capua Vetere ci sono il ministro all’Ambiente Sergio Costa e la parlamentare pentastellata Vilma Moronese che dichiara: “Il Ministro sta assumendo tutte le informazioni per conto del Governo. È il momento di prendere la situazione in mano con forza. Più tardi ci sarà un incontro un Prefettura, vi fornirò tutte le notizie che emergeranno.

Mi aspetto una risposta forte di tutti, nessuno escluso, come la Regione Campania che ha la responsabilità degli impianti e della gestione ciclo dei rifiuti.”

“Lo Stato non ha nessuna intenzione di ritornare nell’emergenza che abbiamo vissuto venti e più anni fa. Non ci faremo mettere in ginocchio da qualche criminale”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa al termine del sopralluogo svolto allo Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove un incendio ha coinvolto balle di immondizia già pronte per essere trasportata al termovalorizzatore di Acerra

Nei mesi scorsi altri roghi hanno interessato gli Stir di Casalduni (Benevento) e Battipaglia (Salerno); numerosi sono anche gli incendi che hanno coinvolto le aziende private che trattano varie tipologie di rifiuti, da ultimo la Lea di Marcianise, e sempre nel Casertano la Gesia di Pastorano; nel napoletano sono stati colpiti un impianto a San Vitaliano e un altro a Caivano, in piena Terra dei Fuochi.

“Esercito per vigilare i siti a rischio”

“L’ennesima notte di paura e disperazione per il nostro territorio. L’altro giorno Marcianise, prima ancora Pastorano, Caivano e San Vitaliano. Ieri notte l’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere domato grazie ai vigili del fuoco ai quali va ancora una volta il nostro plauso. Siamo in guerra ed è inutile girarci attorno, il nemico è lo stesso di sempre e si chiama camorra. Adesso tocca a noi non far prevalere lo sconforto, la paura e la speculazione su questa terribile emergenza, ma trovare la forza per difenderci e chiedere allo Stato di stare sul campo.

Uno Stato forte, presente e attrezzato può darci un segnale subito: l’esercito a presidio dei siti di rifiuti, divenuti ormai bersagli sensibili. Avere un nuovo ‘Patto per la Terra dei Fuochi’ che preveda anche la militarizzazione degli impianti è diventata una priorità. Chiediamo un impegno, serio ed immediato, per fronteggiare questo nuova emergenza che rappresenta un attacco frontale alla parte sana, onesta e pulita del nostro territorio”. Lo ha scritto sulla sua pagina facebook il presidente della Commissione legislativa ‘Terra dei Fuochi, ecomafie, bonifiche’ del Consiglio regionale della Campania, Gianpiero Zinzi

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