L’aggiornamento ore 22.40
Santa Maria Capua Vetere. A ormai un’ora dalla prima segnalazione i vigili del fuoco hanno ormai domato quasi completamente le fiamme. A preoccupare i cittadini dei comuni limitrofi è soprattutto la nube sprigionata: testimoni riferiscono di miasmi difficili da sopportare. Sul posto anche il vicesindaco di Macerata Giovanbattista Di Matteo. I rifiuti nel deposito in fiamme dovevano essere tritovagliati prima di finire al termovalorizzatore di Acerra.
Il primo lancio
Santa Maria Capua Vetere. Un altro disastro ambientale all’orizzonte in provincia di Caserta. A nemmeno una settimana dal rogo allo stabilimento Lea della zona industriale di Marcianise, stavolta a bruciare è il Cdr di Santa Maria Capua Vetere, posto al confine con San Tammaro.
In questo momento nell’area limitrofa alla casa circondariale ci sono cinque autobotti dei vigili del fuoco. I caschi rossi stanno facendo di tutto per scongiurare quello che potrebbe essere un disastro. Nel sito sono stoccate diverse tonnellate di rifiuti e le sostanze sprigionate dai rifiuti potrebbero arrivare presto nei centri abitati, posti a pochi chilometri in linea d’aria: oltre a San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere, si va da un’area che comprende anche grossi centri come Capua e Marcianise, oltre a una parte dell’aversano.
L’impianto non è stato intaccato: a bruciare è stato il deposito stando alla prima ricostruzione.
Il commento di Velardi
“Un incendio è divampato in serata nello Stir di Santa Maria Capua Vetere. Sta bruciando l’impianto per il trattamento di rifiuti. E’ un altro disastro ambientale, una settimana fa era andato a fuoco lo stabilimento Lea a Marcianise.
Lo Stir di Santa Maria è collocato di fronte al carcere, nella zona di San Tammaro. In linea d’aria è a neanche un chilometro di distanza da Marcianise. Speriamo bene. Sul posto stanno confluendo squadre di vigili del fuoco da tutta la provincia di Caserta, da Napoli e anche da Frosinone” ha dichiarato il sindaco di Marcianise Antonello Velardi.
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