Gli indagati sono 3, fermato pure il figlio: picchiato e rapinato ingegnere. Tre reati contestati

San Felice a Cancello. In San Felice a Cancello, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico, nel corso della mattinata odierna, hanno eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di RIVETTI Vincenzo, cl. 58 eRIVETTI Michele cl. 90 (padre e figlio) nonché un obbligo di presentazione alla P.G., nei confronti DI Nuzzo Salvatore, cl. 95 (genero di Rivetti Vincenzo). I provvedimenti sono stati emessi dall’ufficio Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (ce).  I tre soggetti, tutti di San Felice a Cancello, sono ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata, lesioni personali ed estorsione aggravata, commessi in data 28 aprile 2018 ai danni di un 55enne ingegnere di Maddaloni.

In particolare i tre, in concorso tra loro, hanno tentato di costringere la vittima, picchiandolo e minacciandolo di morte, a sospendere la procedura esecutiva azionata nei confronti di Rivetti Vincenzo  riguardante la propria abitazione che l’ingegnere aveva acquistato all’asta. Nel corso dell’aggressione l’ingegnere fu rapinato anche del cellulare.

IL PRIMO LANCIO IN ANTEPRIMA

San Felice a Cancello. Clamoroso arresto in mattinata a San Felice centro. I carabinieri della Compagnia di Maddaloni, agli ordini del capitano Stefano Scollato, hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti domiciliari nei confronti di un dipendente del Comune di San Felice a Cancello. A finire in manette, dopo un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stato Vincenzo Rivetti, 60 anni, ex agente della polizia municipale e per un breve periodo anche a capo del corpo dei vigili urbani.

L’inchiesta riguarda, stando alle prime informazioni raccolte, alcune minacce nei confronti di un uomo del posto: tutto sarebbe nato dopo l’acquisto all’asta dell’abitazione di Rivetti, sita nella zona del mercato di Santa Maria a Vico. Da lì i rapporti sono diventati tesi fino ad episodi ritenuti minatori, finiti sulla scrivania degli inquirenti.

L’indagine e la casa all’asta

L’indagine sarebbe proprio partita da una segnalazione e poi, una volta ottenuti i riscontri investigativi, il gip ha emesso il provvedimento cautelare che porrà l’ex vigile agli arresti domiciliari. Attualmente Rivetti è nella caserma dei carabinieri di Maddaloni per le formalità di rito successive all’arresto ed insieme a lui c’è anche un parente, la cui posizione è in corso di definizione.

Rivetti era già stato destituito dal corpo dei vigili urbani nel 2016 dopo essere stato coinvolto in un’inchiesta che destò molto scalpore: venne scoperto dalle telecamere del supermercato Eurospin di Cancello Scalo a rubare in più occasione salumi e formaggi dal banco frigo. Per lui ci fu pure l’accusa di peculato poichè si recava nell’attività commerciale alla guida dell’auto di servizio.

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