Santa Maria Capua Vetere. Per un sillogismo, tanto caro ai ragazzi che studiano filosofia, ma anche con meno consapevolezza ai forcaioli social, Salvini ha tra le sue fila un (presunto) venditore di morte.
Ma forse non il responsabile del Viminale non lo sa nemmeno. Martedì, 7.45 del mattino. Il ministro più social (e forse anche per questo il più amato dagli italiani) pubblica un post sul suo profilo facebook: “Spaccio di droga: stanotte 14 arresti fra Salerno, Roma, Napoli e Siracusa, altri 17 arresti in provincia di Trieste. GRAZIE alla Polizia, che sta catturando e togliendo dalle strade decine di venditori di morte.”
Il riferimento è alle tante operazioni contro lo spaccio che negli ultimi giorni hanno riguardato la Campania. Soltanto poche ore prima, nell’ambito dell’operazione White Stone, i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere avevano arrestato 67 persone (altre due si sono costituite nelle ultime ore): tra questi presunti “venditori di morte” per usare il termine caro al leader del Carroccio c’è anche un uomo del suo partito. Si tratta di Bartolomeo Falco, già consigliere comunale e nominato recentemente, secondo una nota, referente della Lega per il suo paese, Comiziano.
Ma Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale del partito di Salvini, non vuole sentire accostato il nome della Lega all’operazione che ha scoperto una rete di spaccio tra il Nolano e i paesi dell’Appia: “Apprendo con meraviglia l’ accostamento del partito che ho l’onore di rappresentare in Campania ad una brillante operazione della Procura di Napoli.”
“Il soggetto, indicato come nostro coordinatore cittadino, non ha e non ha mai avuto alcuna nomina dal partito, come si evince da nostro comunicato stampa. da pochi mesi avvicinato alla Lega e, all’epoca dei fatti da INCENSURATO era stato individuato dalla segreteria provinciale come possibile referente sul territorio, ma mai alcuna nomina gli è stata affidata. Non credo di conoscere il signore in oggetto quindi non mi esprimo e confido nel lavoro della magistratura. Aggiungo che proprio oggi, mentre qualche avversario politico “lucra” su notizie false, sono in commissione giustizia della Camera lavorando per far passare la nostra proposta di legge con la quale non saranno più previsti riti premiali con sconti di pena per i condannati all’ ergastolo. In questo modo camorristi, assassini e gli altri ergastolani non potranno più uscire facilmente dal carcere. Fatevene una ragione. Noi non molliamo.”