Giovanissima si sente male e partorisce in casa: la corsa in ospedale

Maddaloni. Paura in prima mattinata in via Ponte Carolino a Maddaloni, dove una ragazza, maggiorenne, è stata soccorsa da un’ambulanza dopo una chiamata urgente.

La giovane aveva accusato una manciata di minuti prima un dolore alla pancia e ha chiesto aiuto alla madre. Da qui la congiunta, stupita, ha capito che stava per partorire un bambino.

Il parto è avvenuto prima dell’arrivo dell’ambulanza. Una volta all’interno della casa i sanitari si sono occupati del bambino e della madre, di origine extracomunitaria. Per loro immediata la corsa all’ospedale di Caserta.

Una bruttissima esperienza per questa ragazza.

Cosa fare quando si rompono le acque

 

La seconda classica domanda che mi viene posta è: cosa fare quando si rompono le acque. Dovete sapere che esistono protocolli ospedalieri differenti da regione a regione e non solo anche da ospedale ad ospedale per capire cosa fare quando si rompono le acque. Il primo fattore però discriminante comune a tutte le procedure è il quando, ovvero se siamo a termine di gravidanza oppure no.

Nel primo caso, non è un’emergenza e non bisogna correre in ospedale, a meno che il liquido che vedete fuoriuscire abbia un colorito verde o rosso/marroncino.
Nel secondo caso, a prescindere dal colore del liquido bisogna recarsi quanto prima in ospedale perché siamo di fronte alla cosiddetta rottura prematura delle membrane.
Consideriamo a termine di gravidanza tutte quelle mamme che partoriscono dalla 38 settimana di gravidanza, alcuni protocolli ospedalieri anche a 37 settimane. Prima di quella data dobbiamo andare in ospedale subito.

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