Trentola Ducenta (red cro). Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Prima Sezione Penale, ha emesso oggi la sentenza nel lungo e complesso processo che ha visto coinvolti Alessandro Falco, Michele Griffo, Nicola Pagano, Nicola Picone e Ortensio Falco.
Nel corso del processo, dove era contestata l’associazione camorristica e l’interposizione fittizia di beni, Nicola Pagano è stato escluso dal giudizio a causa della sua morte. Nicola Picone e Michele Griffo sono stati assolti da tutte le accuse, con il Tribunale che ha stabilito che i fatti a loro contestati non sussistono. Anche Alessandro Falco è stato assolto da molte delle accuse, poiché i fatti non sussistono.
Tuttavia, per un capo specifico, il Tribunale ha deciso di non procedere a causa della prescrizione. Nonostante queste assoluzioni, Alessandro Falco è stato condannato a 7 anni di reclusione per reati legati a intestazioni fittizie di quote societarie, e gli sono state inflitte ulteriori sanzioni, come l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la libertà vigilata per un anno al termine della pena. Ortensio Falco è stato assolto dalle accuse di intestazioni fittizie, poiché il Tribunale ha ritenuto che il fatto non costituisca reato.
Il Tribunale ha ordinato la confisca di diverse proprietà e quote societarie appartenenti ad Alessandro Falco, inclusi immobili e conti bancari. Tuttavia, sono stati dissequestrati e restituiti altri beni immobili e conti correnti ai fratelli Falco, non ritenuti parte delle attività illecite. Alessandro Falco è stato inoltre condannato a risarcire con 10.000 euro ciascuna delle parti civili coinvolte nel processo: l’associazione F.A.I. Unione Casertana Antiracket, l’associazione Antonino Caponnetto e il Comune di Trentola Ducenta. Dovrà inoltre pagare le spese legali delle parti civili, per un totale di circa 4.065 euro ciascuna, oltre agli oneri aggiuntivi. Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Alfonso Furgiule e Carlo Destavola per Griffo.
