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Garante degli Animali, verdetto sulla nomina: non c’è conflitto di interessi

 

CASERTA/PIGNATARO MAGGIORE (red.cro.). La nomina del Garante Regionale dei Diritti degli Animali, Giovanni Ferrara, veterinario e responsabile del centro Dog’s Town di Pignataro Maggiore è legittima. Lo ha stabilito il Tar Campania rigettando il ricorso presentato da una delle candidate. Il ricorso contestava la nomina Ferrara, sostenendo la mancanza di motivazione e l’esistenza di un potenziale conflitto di interessi.

La ricorrente aveva avanzato la propria candidatura per il ruolo di Garante Regionale dei Diritti degli Animali, ruolo istituito dalla Legge Regionale n. 3/2019. La nomina, avvenuta tramite decreto del Presidente del Consiglio Regionale, è stata impugnata da una delle partecipanti, che ne aveva contestato la legittimità. Secondo la ricorrente, la procedura di selezione mancava di trasparenza e criteri di valutazione comparativa tra i candidati, oltre a sottolineare un potenziale conflitto di interessi riguardante Giovanni Ferrara, gestore di un centro veterinario e di un canile. Il Tar, sezione presieduta da Vincenzo Salamone e con Pierangelo Sorrentino come relatore, ha rigettato le accuse mosse dalla donna. Il Tribunale ha ritenuto che la nomina, pur avvenuta attraverso una procedura segreta e fiduciaria, fosse legittima e conforme ai requisiti richiesti.

I giudici hanno stabilito che, nel contesto di una nomina fiduciaria, non è necessario un confronto rigido tra i candidati. La nomina può basarsi su un apprezzamento sintetico dei requisiti di competenza e professionalità, senza la necessità di una motivazione puntuale. La raccolta delle candidature e la disponibilità dei curricula ai Consiglieri regionali, insieme alle raccomandazioni del Presidente del Consiglio Regionale, sono stati ritenuti sufficienti a soddisfare l’onere di motivazione.

Era stato sollevato il problema di un presunto conflitto di interessi, data l’attività professionale di Ferrara. Il Tar ha rigettato questa accusa, rilevando che la ricorrente non ha fornito prove concrete di un conflitto tra le funzioni del Garante e l’attività professionale di Ferrara. Il Tribunale ha sottolineato che le funzioni del Garante, principalmente di vigilanza, sensibilizzazione e impulso, non risultano compromesse dalla posizione di Ferrara.

Nell’elenco dei partecipanti figuravano Cinzia Brancale, Maria Gilda Cervasio detta Stella, Fernando Cirella, Vincenzo Desidery, Ugo Di Paolo, Angela Mazzocchi, Fausto Passariello, Roberto Pierluca Pellegrino, Fatima Primavera, Alessandra Punzo, Luigi Saviano e Luciano Scatola.