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Cugino del boss vuole 50mila euro dal politico: “Mi hai fatto prendere collera per mio figlio”

Mondragone. “Tu mi hai fatto prendere collera per il fatto di mio figlio“: un risarcimento, 50mila euro, per avere picchiato, molti anni fa, il figlio. Figura anche un consigliere regionale, Giovanni Zannini, tra le vittime di Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, arrestato oggi dai carabinieri per due tentate estorsioni ai danni del politico e anche di un imprenditore del settore dei rifiuti a cui, invece, aveva chiesto 20mila euro (in rate comprese tra 2mila e 3mila euro).

La circostanza emerge dall’ordinanza con la quale il gip di Napoli Ivana Salvatore ha disposto la misura cautelare del carcere per l’indagato. Dalle indagini dei militari dell’Arma è emerso che per arrivare al politico La Torre ha letteralmente tormentato l’imprenditore, fino a formulare minacce di morte: “Lo devi chiamare, lo devi trovare, mi deve dare 50mila euro entro stasera, altrimenti lo sparo“. L’aggressione a cui La Torre fa riferimento risale a una quindicina di anni fa, quando il politico era l’avvocato dell’arrestato.

La diatriba sfociata in aggressione, dove ad avere la peggio fu il figlio di La Torre, nacque proprio per ragioni legate alla strategia difensiva. La vicenda sembrava conclusa ma dopo essere stato scarcerato l’acredine nei confronti del consigliere regionale era nel frattempo aumentata: in più occasioni infatti La Torre ha cercato di mettersi in contatto con il politico per farsi risarcire.