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Stage familiare, si sveglia la 17enne sopravvissuta alla mattanza del padre

SANNIO. Dopo settimane di angoscia e silenzio, arrivano finalmente segnali di speranza da Pozzilli. Antonia Ocone, la diciassettenne sopravvissuta alla tragedia familiare di Paupisi, sta mostrando i primi segni di ripresa. La giovane, ferita gravemente dal padre lo scorso 30 settembre nella loro abitazione, è ricoverata all’ospedale Neuromed di Pozzilli (Isernia), dove i medici monitorano costantemente le sue condizioni.

Nel bollettino diffuso nelle ultime ore si legge che «la paziente è tracheostomizzata e in respiro spontaneo». Le sue funzioni vitali risultano stabili e, secondo i sanitari, Antonia presenta “iniziali segni di risveglio”, anche se persistono problemi motori al lato destro del corpo.

I medici restano cauti ma ottimisti, sottolineando che il quadro clinico, pur ancora delicato, mostra un’evoluzione positiva rispetto ai giorni immediatamente successivi al dramma. È stata inoltre programmata una risonanza magnetica di controllo per verificare l’andamento del recupero neurologico.

Nel piccolo centro sannita di Paupisi, dove il 30 settembre si è consumata la tragedia che ha sconvolto l’intera comunità, la notizia accende una fiammella di speranza tra i familiari, gli amici e i cittadini che non hanno mai smesso di pregare per lei.

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