AVERSA. Maxi operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nell’ambito di un’inchiesta sul fallimento di una società di costruzioni. Questa mattina, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di quattro società e di somme per un totale di 1.406.299 euro, anche per equivalente.
Le indagini hanno fatto emergere un complesso sistema di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale, con operazioni dolose reiterate nel tempo. Secondo l’accusa, i responsabili avrebbero omesso sistematicamente il versamento delle imposte per oltre 900 mila euro, accumulando debiti che hanno condotto la società al dissesto finanziario.
L’inchiesta ha inoltre svelato un presunto schema di autoriciclaggio: gli imprenditori indagati, identificati come C.A. e C.G., avrebbero continuato la medesima attività imprenditoriale creando società “clone”, con lo stesso oggetto sociale, nelle medesime sedi e utilizzando i beni strumentali della fallita.
Alle società coinvolte è stata contestata anche la responsabilità amministrativa da reato, ai sensi del D.Lgs. 231/2001, per i reati di autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Parallelamente sono state effettuate perquisizioni nelle sedi societarie e nelle abitazioni degli indagati.
L’operazione si inserisce in un più ampio filone investigativo della Procura di Napoli Nord contro i reati d’impresa. Proprio in questa direzione è stato sottoscritto un protocollo tra il Presidente del Tribunale e il Procuratore della Repubblica per rafforzare il flusso informativo previsto dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, con l’obiettivo di intensificare i controlli e le indagini su bancarotte e riciclaggio.
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