
CASERTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/ SAN FELICE A CANCELLO. È una stangata economica quella che si abbatte su quattro operatori della sanità, tutti originari della provincia di Caserta, coinvolti in una vicenda di assenteismo emersa anni fa all’interno dell’ospedale Loreto Mare. La Procura Regionale della Corte dei Conti della Campania ha inviato gli inviti a dedurre, chiedendo risarcimenti ingenti per il danno causato all’Azienda Sanitaria Locale, sia in termini di ore lavorative non effettuate sia per la compromissione dell’immagine pubblica dell’ente.
Le indagini dei carabinieri del Nas, condotte nel 2014, misero in luce un meccanismo consolidato e sistemico: timbrature false, presenze solo apparenti e complicità interne. Alcuni dipendenti risultavano regolarmente in servizio, ma in realtà non avevano mai messo piede in reparto. Il sistema, secondo quanto emerso, si reggeva su uno scambio illecito di favori tra chi si assentava e chi, all’interno degli uffici, si occupava di registrare turni e straordinari.
I destinatari del provvedimento contabile sono:
Antonio Di Benedetto, 66 anni, residente a Caserta: dovrà rifondere 17.126 euro;
Ciro Rea, 73 anni, di San Felice a Cancello: contestata una somma di 42.449 euro;
Domenico Esposito, 76 anni, di Santa Maria Capua Vetere: il danno stimato è di 348 euro;
Raffaele Limone, 62 anni, di Villa di Briano: la cifra richiesta supera i 68mila euro.
In totale, l’ammontare delle cifre contestate supera i 128mila euro. Un caso emblematico che riporta l’attenzione sulla necessità di controlli più stringenti nella pubblica amministrazione, soprattutto in settori delicati come quello sanitario.

