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Jabil, si torna al Ministero: “Azienda resti qua”

Marcianise. La pausa di agosto non ha rasserenato il clima allo stabilimento della multinazionale Jabil a Marcianise, che secondo la volontà annunciata dai vertici dell’azienda Usa nello scorso mese di aprile, dovrebbe cessare l’attività entro marzo 2025, con lo spettro sempre più concreto della disoccupazione per i 420 addetti.

La vertenza avrà un ennesimo momento istituzionale lunedì 2 settembre, quando sindacalisti delle sigle di metalmeccanici e azienda, rappresentata dal vice-presidente di Jabil Europa Bruno Soler, si incontreranno al ministero del Lavoro a Roma alla presenza dei funzionari del dicastero guidato da Marina Calderone e di quelli del Mimit; ci saranno rappresentanti della Regione Campania.

“Attendiamo ora – dice il lavoratore nonché delegato sidnacale Uilm Mauro Musella – anche un contributo della Regione Campania, che ha sempre dichiarato piena solidarietà al sindacato in tutti i tavoli precedenti, ma che deve tradurre in proposte concrete la propria vicinanza”.

In occasione del tavolo del 2 settembre, partiranno da Marcianise, come accade ogni volta che la vertenza si sposta a Roma, pullman di lavoratori – è stato proclamato lo sciopero per lunedì – che terranno poi un presidio fuori agli uffici ministeriali, sperando in qualche risposta positiva.