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Muore schiacciato dal carrello, lutto cittadino per Pino

PIGNATARO MAGGIORE/MARCIANISE. E’ stato deciso il lutto cittadino per Giuseppe Borrelli, il 51enne operaio di Pignataro Maggiore, morto ieri sera in un incidente sul lavoro alla Comet Sud di Marcianise.

Ad annunciarlo il sindaco Giorgio Magliocca: “Siamo tutti scossi per la morte che ha colpito Pino Borrelli. Un ragazzo serio, buono, dolce. Un padre ed un marito esemplare. Tanta è la rabbia. Morire sul lavoro. Ancora. Nel 2023. Mi chiedo come sia possibile. Ci uniamo al dolore della famiglia. E annuncio il lutto cittadino per il giorno dei funerali. A Dio Pino!”

La rabbia dei sindacati

“Non si può morire di lavoro”, lo dichiarano la Segretaria generale della CGIL Caserta, Sonia Oliviero e il Segretario generale della Fiom CGIL Caserta, Francesco Percuoco”, dopo la notizia drammatica, dell’ennesimo incidente mortale su un luogo di lavoro, accaduto ieri sera nello stabilimento della Comet Sud, a Marcianise, in cui ha perso la vita un operaio di 51 anni, Giuseppe Borrelli. “Va alzata l’attenzione sulle misure di prevenzione e protezione e sul rispetto della normativa perché un lavoratore, una lavoratrice che esce di casa per andare a lavorare ha il diritto di tornarci e non si può immaginare, ancora oggi, di morire di lavoro: la vita delle persone è valore collettivo, oltre ogni profitto”.

” Le condizioni e la qualità del lavoro – dichiarano congiuntamente -devono essere precondizioni per garantire la salute e la sicurezza: devono essere eliminati gli infortuni e va garantito il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma, soprattutto, va rispettata la dignità delle persone e la prevenzione deve essere la direttrice principale da perseguire; deve essere previsto un piano di assunzioni straordinario, presso l’Ispettorato del lavoro, che in questa provincia ha un organico assolutamente non sufficiente a garantire i controlli e ad intervenire sul rispetto delle norme”.

” È necessario che venga garantita una reale e concreta partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e quindi una consapevolezza dei problemi e una capacità di percezione: questo è possibile a partire da una capillare diffusione di formazione e di informazione di qualità”, dichiara ancora la segretaria generale della CGIL Caserta, Sonia Oliviero. “Gli Rls- continua il segretario generale Fiom CGIL Caserta, Francesco Percuoco- sono i rappresentanti della sicurezza per i lavoratori, che vengono eletti ogni 3 anni, devono essere messi nella condizione di vigilare maggiormente sulla salute e sicurezza in azienda e devono, pertanto, liberamente poter contattare e confrontarsi con gli organi preposti. Abbiamo invece, in molti casi, riscontrato che in alcune aziende gli Rls vengono percepiti come un intralcio alla produzione e alcune aziende fanno di tutto per evitare che i lavoratori si iscrivano al sindacato, attraverso anche un ricatto occupazionale: tutto ciò non è più tollerabile!”. ” É evidente che- concludono i sindacalisti- quest’emergenza non è adeguatamente presa in considerazione dalla politica, dal governo e neanche dalle stesse imprese. Non è un fenomeno inevitabile, non ci si può assuefare alla strage, vanno fatti interventi seri e mirati per fermarla e per restituire la giusta dignità alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro famiglie. Restiamo in attesa delle indagini, che individueranno i responsabili di questa ennesima tragedia e ci stringiamo al dolore della famiglia, rendendoci disponibili fin da subito a qualsiasi supporto o azione si renda necessaria”.