CASERTA. “Mi piange il cuore nell’apprendere della chiusura di un Centro sanitario di eccellenza – e di riferimento per Caserta e provincia – che offre servizi per tante patologie, soprattutto nell’ambito della disabilità e della riabilitazione; e genera in me una tristezza ancora più profonda il fatto che tale chiusura avviene in un territorio contrassegnato da alti tassi di disoccupazione e crescita delle povertà”.
Così il Vescovo di Caserta Pietro Lagnese in una lettera indirizzata ai dipendenti del Cefim, il centro di riabilitazione del capoluogo cui l’Asl di Caserta ha sospeso le convenzioni per le terapie garantite dalla regione Campania. Lagnese manifesta preoccupazione “per le sorti lavorative dei dipendenti” e “per i disagi lamentati da tanti pazienti “soprattutto bambini e anziani disabili” ricorda l’Alto prelato, che vengono assistiti al Cefim.
“Assicuro a voi dipendenti e alle vostre famiglie la mia paterna vicinanza e sollecitudine, così come sono accanto ai genitori e ai familiari dei pazienti più piccoli o fragili, fortemente preoccupati per l’incresciosa situazione venutasi a creare. Nella preghiera, affido tutti voi al Signore e vi assicuro il mio impegno personale, già nelle prossime ore, affinché si possa trovare una soluzione idonea alla ripresa delle attività del Cefim, grazie anche alla buona volontà di quanti vorranno agire tempestivamente per raggiungere accordi costruttivi” conclude il Vescovo di Caserta.