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Furti su ritorsione, indagini su gang che ruba per punizione: spuntano minacce

MARCIANISE. Un filo rosso che sembra legare storie diverse e che in realtà potrebbe intrecciarsi e portare ad una strana batteria di ladri. L’ipotesi sulla quale stanno lavorando gli investigatori in queste ore dopo l’ultima escalation di furti è quella dell’esistenza di una banda anomala attiva in città.

Sono del posto e non agirebbero solo per la refurtiva. Alcuni indizi, ancora in cerca di conferma, stanno facendo emergere una serie di furti, compiuti o anche solo tentati, effettuati per ritorsione. Un avvertimento in pratica a non andare oltre determinati paletti per evitare di ritrovarsi i malviventi sotto casa.

Questa scia investigativa ha preso le mosse da un furto avvenuto a settembre durante la Festa del Crocifisso ai danni di due pensionati. Nel corso dell’attività investigativa gli agenti hanno acquisito alcune testimonianze e provveduto a sentire persone vicine alle vittime, compreso il figlio, destinatario di minacce di morte a quell’epoca. Non sarebbe però l’unico caso di persone che hanno conti in sospeso “in strada” e che si ritrovano auto sospette o banditi sotto casa.

Al momento nel puzzle investigativo gli inquirenti stanno cercando di arrivare all’identikit dei possibili mandanti, che non è escluso siano in realtà anche gli esecutori. Tra le segnalazioni vagliate c’è quella su due trentenni di Capodrise: nulla di verificato al momento, ma alcuni furti sospetti stanno facendo drizzare le antenne.