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Fumogeni e palloncini per l’addio al barbiere ucciso: “Proteggi i tuoi 3 bimbi da lassù”. VIDEO

CASTEL VOLUTRNO. Sono stati celebrati oggi pomeriggio nella chiesa dell’Annunzia a Castel Volturno centro i funerali di Luigi Izzo, il 38enne barbiere ucciso dopo una lite, nella quale aveva tentato di far da paciere. Alla fine della cerimonia il feretro è stato salutato da fumogeni azzurri e palloncini bianchi e azzurri, un gesto degli amici per ricordare la passione che li accumunava.

Tante lacrime per una morte assurdo di un ragazzo perbene e di un padre di famiglia che ora dovrà vedere crescere dall’alto i suoi tre figli, proteggendoli da angelo e non più da genitore.

Il lutto cittadino

In occasione dei funerali è stato proclamato il lutto cittadino. Il sindaco Luigi Petrella ha deciso
• Di proclamare il LUTTO CITTADINO, in concomitanza dei funerali che si svolgeranno Martedì 08 novembre 2022, in segno di cordoglio per la prematura e tragica scomparsa del concittadino Luigi IZZO e per onorarne la memoria e quale segno di solidarietà unendosi in tal modo al dolore dei familiari tutti e della comunità di Castel Volturno;
• Di sospendere tutte le manifestazioni pubbliche eventualmente in programma nell’arco di vigenza del lutto cittadino;
• L’esposizione delle bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali e in tutti gli edifici pubblici;
• La chiusura al pubblico degli uffici comunali dalle ore 15:00 alle ore 18:00 del medesimo giorno;
• La chiusura di tutti gli esercizi commerciali operanti sul territorio del Comune dalle ore 14:00 alle ore 19:00;
• La chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel comune di Castel Volturno nel medesimo giorno.  Indicata la chiusura degli esercizi commerciali dalle ore 14:00 alle ore 19:00.

Il fatto di sangue

Luigi Izzo, barbiere sposato con tre figli, è stato ammazzato davanti alla moglie dopo una serata passata in un locale: sei i fendenti inferti dal 53enne, meccanico incensurato, che ha poi confessato davanti a carabinieri e magistrato ed è stato fermato su disposizione del pm Annalisa Imparato della procura di Santa Maria Capua Vetere per omicidio volontario. Con lui è stato fermato per concorso in omicidio anche il figlio 27enne, sposato con due figli.

Secondo quanto accertato, sulla base delle testimonianze e soprattutto delle versioni fornite durante l’interrogatorio da padre e figlio, difesi dall’avvocato Giuseppe Guadagno, tutto sarebbe iniziato nei pressi di un bar di Castel Volturno, dove è scoppiata una rissa cui avrebbe partecipato il fratello di Izzo. Il 27enne è intervenuto nella lite procurandosi qualche contusione e la rottura degli occhiali. A quel punto sarebbe giunto sul posto anche Luigi Izzo, che era il barbiere del 27enne.

Izzo avrebbe rassicurato quest’ultimo che il giorno dopo sarebbero andati insieme dall’ottico per riparare gli occhiali a sue spese. Nel frattempo la rissa è finita, ma la sorella del 27enne, anch’essa presente, ha chiamato il papà riferendogli che delle persone stavano malmenando il fratello. “Vogliono sparargli” avrebbe addirittura detto la ragazza. Il padre ha quindi preso un coltello in cucina, è sceso dirigendosi verso il bar dove ha caricato in auto il figlio 27enne, e si è diretto verso casa di Luigi, non sapendo dove abitasse il fratello del barbiere. Padre e figlio in auto sono arrivati proprio nel momento in cui Izzo, con la moglie, stava aprendo il cancello d’ingresso dell’abitazione. Ai carabinieri e al pm il papà del 27enne ha raccontato di aver notato il barbiere che avvicinava la mano alla tasca del pantalone tanto da pensare che stesse per estrarre una pistola.

“Non ho capito più nulla, l’ho accoltellato varie volte. Pensavo avesse un’arma e volesse uccidere me e mio figlio” ha spiegato al pm nel corso del drammatico interrogatorio reso nella caserma dei carabinieri di Castel Volturno. “L’ho fatto per difendere mio figlio” si è poi giustificato. Il 27enne avrebbe dal canto suo cercato di alleggerire la propria posizione, riferendo di non sapere che il padre fosse armato, e di avergli spiegato che Luigi non c’entrava niente con la rissa. Parole che però non gli sono servite ad evitare il fermo disposto dalla Procura.

IL VIDEO