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Frode da 100 milioni sulle auto di lusso, altro blitz nel Casertano

Caserta. Un’operazione congiunta tra Italia e Germania ha smascherato un sofisticato sistema di evasione dell’IVA, che avrebbe provocato un danno da oltre 100 milioni di euro ai danni dell’Unione Europea. Le indagini hanno interessato anche la provincia di Caserta, dove si sono svolte diverse perquisizioni.

 

L’inchiesta, diretta dalle sedi dell’EPPO (Procura Europea) di Milano e Francoforte, ha fatto emergere un articolato circuito fraudolento legato alla compravendita di vetture di alta gamma. Il cuore del raggiro risiedeva nell’utilizzo di una società “cartiera” con sede in Alto Adige, usata per gestire finte transazioni con partner commerciali tedeschi.

 

Il meccanismo era rodato: operazioni formalmente regolari, ma sostenute da fatture false e movimenti bancari simulati. In questo modo veniva aggirata la normativa europea sulle vendite intracomunitarie, eludendo il pagamento dell’IVA.

 

Decisivo l’intervento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del Trentino-Alto Adige, supportata dalla Direzione Territoriale della Campania e dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta. In varie località del Nord e Sud Italia sono stati sequestrati documenti fiscali e contabili ritenuti cruciali per quantificare il danno.

 

L’indagine conferma quanto le reti criminali riescano a sfruttare le maglie del commercio europeo per realizzare profitti illeciti su scala internazionale. L’azione congiunta delle autorità italiane e tedesche rappresenta un passo importante nella difesa dell’integrità economica dell’UE.

 

Le verifiche proseguiranno nei prossimi mesi per identificare eventuali ulteriori responsabili e completare la mappatura dei flussi illeciti coinvolti.

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