
CASERTA/FRANCOLISE. Operazione contro il caporalato digitale: smantellata rete criminale anche nel Casertano
Anche Caserta e il comune di Francolise sono stati coinvolti in una vasta operazione condotta all’alba di martedì e guidata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. L’indagine, che ha interessato più territori della Campania, ha portato alla luce un complesso sistema illecito finalizzato alla regolarizzazione fraudolenta di lavoratori stranieri. In totale sono stati emessi 45 provvedimenti cautelari, tra cui 11 ordinanze di custodia in carcere e 23 arresti domiciliari.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo ruotava intorno alla gestione truffaldina delle domande di ingresso per extracomunitari, presentate durante i cosiddetti “click day”, appuntamenti digitali previsti per la regolarizzazione dei lavoratori. Attraverso documenti falsi e contratti di lavoro fittizi, decine di migliaia di richieste venivano inoltrate a fronte di ingenti somme di denaro pagate dagli stranieri.
Al vertice dell’organizzazione criminale ci sarebbero stati tre professionisti del settore legale: Vincenzo Sangiovanni (42 anni, di Napoli), Gaetano Cola (35, di San Giorgio a Cremano) e Aniello Annunziata (39, di San Giuseppe Vesuviano), tutti collegati a CAF e studi legali che – secondo gli investigatori – producevano pratiche completamente infondate. Le richieste venivano vendute a prezzi che potevano arrivare fino a 10.000 euro. Gli stranieri, spesso in condizioni di bisogno, erano convinti che quelle pratiche garantissero un futuro regolare in Italia.
L’inchiesta ha avuto origine dalle denunce di alcuni immigrati che, dopo essere stati truffati, hanno deciso di raccontare tutto alle autorità. Si stima che il numero delle domande fasulle oggetto di verifica si aggiri intorno alle 40.000 unità.
Tra le persone finite in manette figura anche Mario Nippoli, 41 anni, agente della Polizia di Stato in servizio a Napoli. Il suo contributo tecnico, grazie alle competenze informatiche, avrebbe agevolato in modo decisivo l’organizzazione. Un altro arresto clamoroso riguarda Melanie Seeber, 39 anni, agente della Polizia Municipale di Bolzano: secondo le indagini, avrebbe inserito personalmente molte delle richieste nel portale prefettizio, utilizzando una società intestata alla madre per inscenare assunzioni fasulle e attirare stranieri in cerca di documenti.
Le indagini hanno inoltre evidenziato collegamenti tra la rete delle finte regolarizzazioni e gruppi malavitosi. In particolare, sarebbero emersi rapporti con il clan Fabbrocino, che avrebbe beneficiato del sistema in due modi: partecipando direttamente in alcune fasi dell’organizzazione o imponendo il pagamento di somme estorsive.
Custodia cautelare in carcere:
Vincenzo Sangiovanni, Aniello Annunziata, Gaetano Cola, Roberto Lombardo, Autilia Miranda, Gennaro Maturo, Mario Casillo, Gennaro Esposito, Santolo Di Genua, Mohammad Towhid ‘Kamal’, Nicola Mariano Boccia.
Arresti domiciliari:
Melanie Seeber, Rosita Catapano, Giuseppe Menzione, Ripon Abudr Razzak, Saiful Md, Fabrizione Cerrone, Guglielmo Acciarino, Giustino Grimaldi, Massimo Centomani, Mario Nippoli, Nunzio Sangiovanni, Ashaduz Zaman, Fazlul Karim, Vittorio Malfettone, Maria Polisi, Marco Mohammed, Rasel Ali Mir, Domenico La Manna, Rafique Sheikh, Giuseppe Sohave Mohammed, Guido Albano.