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Revisioni irregolari, flop dopo scandalo Striscia: 41 si salvano. I NOMI

MARCIANISE/VITULAZIO/SAN NICOLA LA STRADA. Finisce senza condanne uno dei procedimenti giudiziari più rilevanti degli ultimi anni in provincia di Caserta. Sono stati infatti dichiarati estinti per intervenuta prescrizione i reati contestati a 61 imputati coinvolti nell’inchiesta sulle presunte revisioni automobilistiche irregolari effettuate in diversi centri tra San Nicola la Strada, Marcianise, Casapulla, Vitulazio e Sessa Aurunca. Le officine coinvolte fanno capo ad Andrea Fiscone, originario di Marcianise.

Il Collegio C della seconda sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal giudice Antonio Riccio, ha emesso la sentenza di non doversi procedere nei confronti di Fiscone e degli altri indagati, tra cui figurano meccanici, proprietari dei centri di revisione e beneficiari delle certificazioni irregolari.

I prosciolti

Oltre ad Andrea Fiscone, sono stati prosciolti Pasquale Lombardo, Ciro Cavetti, Roberto Calafiore, Francesco Manica, Lorenzo Gioielli, Andrea Sorbo, Dario D’Urzo, Ciro Angrisano, Diego Parentela, Antonio Scalabrino, Gennaro Iesce, Piero Prato, Ciro De Nicola, Alessandra Melchionna, Maria Pia Ferraiuolo, Luigi Ricciardi, Michele Conte, Anna Audi, Antonio Cantiello, Carlo Marcellinaro, Teresa Innocenti, Giuseppe Sorbo, Michela Centore, Dario Romano, Lorenzo Foglia, Antonio Ievolo, Domenico Corato, Vincenzo Tartaglione, Gaetano Valentino, Gianluca Eroico, Luigi Martiniello, Gianluca Russo Raucci, Teresa Di Vico, Gennarina Gennarione, Salvatore Delli Paoli, Vincenzo Scialla, Raffaele Delle Curti, Angelo Alberico, Rita Pugliese, Speranza Attanasio, Alfonso Dabanello, Gaetano Scialla, Carlo Massaro, Antonio Lombardo, Giuseppina Piccirillo, Giovanni Alizieri, Maddalena Russo, Antimo Iuliano, Michele Franzese, Maria Grazia Ferraro, Tatiana Sgueglia, Armando Bellopede, Vittorio Di Lillo, Ilaria Capezzuto, Sonia Caserta, Amedeo Russo, Francesco Russo, Vincenzo Fusco, Vittorio Galbiati e Pasquale Funzione.

È stato invece assolto nel merito Roberto Nesti, come pure Pasquale Lombardo per una delle imputazioni. Due dei coinvolti sono nel frattempo deceduti.

L’inchiesta era nata da una segnalazione che denunciava come nei centri gestiti da Fiscone si rilasciassero certificazioni di revisione anche per veicoli che non avevano mai messo ruota in officina. Le indagini hanno infatti evidenziato un sistema che permetteva di registrare come regolarmente revisionati mezzi che non venivano nemmeno sottoposti ai controlli previsti. Oltre agli operatori dei centri, sono finiti sotto accusa anche i proprietari dei veicoli che avevano usufruito delle false attestazioni.

Il caso aveva attirato l’attenzione anche dei media nazionali ed era stato oggetto di un servizio della trasmissione televisiva Striscia la Notizia.

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