
Marcianise. Il Sindaco sul caso snack: “Polemica grottesca, ma abbiamo trasmesso tutto ai Carabinieri”
Con un comunicato dai toni netti, il sindaco di Marcianise interviene sulla polemica nata attorno alla presenza di due distributori automatici di snack e bevande all’interno del Comune. Un caso che, secondo il primo cittadino, ha assunto proporzioni del tutto sproporzionate rispetto alla reale portata della vicenda.
“Con sommo stupore – esordisce il sindaco – sto seguendo la polemica montata su due distributori automatici che, al momento del mio insediamento, erano già presenti, e da molti anni, in Comune. È curioso che consiglieri comunali di lungo corso, alla seconda o terza esperienza amministrativa, si accorgano solo oggi della loro esistenza!”
L’attacco è diretto: il sindaco sottolinea come la presenza dei distributori fosse nota e consolidata da tempo, e che la documentazione relativa, pur non immediatamente rinvenibile presso gli uffici, è stata comunque recuperata. Su richiesta del dirigente comunale, la società “Ristoservice” ha infatti inviato copia del contratto originario, stipulato nel 2011 con durata di 24 mesi e tacito rinnovo. A questo si aggiunge un “form unico regionale” del 2017 relativo alla SCIA sanitaria, nel quale il Comune di Marcianise risulta regolarmente incluso tra i punti di installazione della Ristoservice.
“Ad ogni buon conto – prosegue il sindaco – in data 16 maggio 2025 ho provveduto a trasferire ai Carabinieri tutta la documentazione in mio possesso, affinché, se esistono responsabilità penali, possano emergere. Massima trasparenza, come è giusto che sia.”
Non manca una stoccata finale ai consiglieri comunali che hanno sollevato la questione con toni allarmistici: “Gli stessi che ora parlano di possibili infiltrazioni criminali avrebbero dovuto, per senso di responsabilità, informare direttamente le forze dell’ordine. Ma evidentemente sospettano anche loro che si tratti di un polverone privo di sostanza, altrimenti non si spiegherebbe tanto clamore per così poco.”
Il messaggio è chiaro: trasparenza sì, ma anche fermezza contro quelle che vengono definite “polemiche sterili”. L’intervento del sindaco mira a chiudere un caso che, almeno dal punto di vista amministrativo, sembra avere radici lontane e documentazione in regola. Saranno ora le autorità a valutare eventuali irregolarità.