
CASERTA. Un’aggressione improvvisa e violenta ha scosso il Rione Tescione nella serata di domenica, dove un uomo è finito in ospedale dopo essere stato accoltellato. Il presunto responsabile è Rocco Belardo, 51 anni, un volto già noto alle forze dell’ordine, ora detenuto in carcere.
Stando a quanto ricostruito finora, la situazione potrebbe essere degenerata a causa dell’assunzione eccessiva di alcol da parte dell’aggressore. Gli investigatori stanno ancora vagliando ogni elemento utile a comprendere con esattezza ciò che è accaduto.
Secondo la testimonianza della persona ferita, non ci sarebbe stato alcun litigio prima dell’attacco: “Ero con un conoscente, soprannominato Rocchino. Ha creduto che volessi aggredirlo e ha cominciato a urlarmi contro. Io provavo a calmarlo, ma lui è andato verso la macchina, ha preso un coltello e mi ha colpito”.
La lama lo avrebbe raggiunto alla base del collo, in un punto particolarmente delicato, tanto che la polizia ha contestato l’accusa di tentato omicidio. Solo l’esito relativamente favorevole delle condizioni cliniche della vittima ha evitato contestazioni ancora più gravi.
Quando le forze dell’ordine sono giunte sul posto, Belardo avrebbe cercato di fuggire, ma il suo tentativo è stato rapidamente bloccato. Gli agenti, che già lo conoscevano per precedenti episodi, sono riusciti a fermarlo e condurlo in stato di arresto.
Un ruolo centrale nell’inchiesta lo avranno gli accertamenti tossicologici, che dovranno stabilire con certezza se l’uomo fosse ubriaco al momento dell’aggressione. Le analisi saranno fondamentali per chiarire l’entità dell’influenza dell’alcol sulla sua condotta.
Belardo, infatti, ha alle spalle un curriculum giudiziario complesso: nel febbraio del 2024 è stato condannato per aver opposto resistenza a pubblici ufficiali e per lesioni aggravate; nel 2006 fu condannato per furto e, dopo aver scontato l’intera pena, è uscito dal carcere il 29 settembre 2020.