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Jabil, Cibelli: conflitto di interessi inacettabile tra Lega e Ministero

MARCIANISE. Un conflitto di interessi inaccettabile: il caso Jabil, la Lega e il MIMIT

La vertenza Jabil di Marcianise è ormai simbolo di una gestione industriale e politica che rischia di tradire profondamente la fiducia dei lavoratori e dei cittadini. Mentre 408 dipendenti lottano per il proprio futuro e chiedono garanzie occupazionali reali, emergono fatti che gettano un’ombra pesante sulla trasparenza dell’intera operazione di cessione dello stabilimento.

La notizia che la TME Assembly Engineering — l’azienda subentrante contestata da sindacati e lavoratori per l’assenza di un piano industriale serio — abbia donato 30.000 euro alla Lega, partito del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, rappresenta un fatto gravissimo. Il conflitto di interessi che ne deriva è evidente: il Ministro chiamato a gestire la crisi dovrebbe garantire imparzialità e tutela del bene pubblico, non essere oggetto di finanziamenti da parte di soggetti coinvolti nella vertenza.

Nonostante le forti opposizioni espresse da sindacati e lavoratori — che chiedevano l’esclusione di TME dal tavolo — il Ministero ha continuato a coinvolgere l’azienda nei colloqui istituzionali. Una scelta che appare ancora più preoccupante alla luce del coinvolgimento di Invitalia, agenzia pubblica che detiene una quota del 45% della società incaricata di rilevare lo stabilimento. Stiamo parlando, quindi, dell’utilizzo di risorse pubbliche per sostenere un’operazione che potrebbe non tutelare né l’occupazione né lo sviluppo industriale del territorio.

Ciò che sta accadendo è inaccettabile. In un momento in cui i lavoratori chiedono certezze, il rischio è che la gestione della vertenza venga piegata a logiche di partito e interessi privati. Chi è chiamato a guidare un Ministero strategico come quello delle Imprese e del Made in Italy deve essere al di sopra di ogni sospetto, non beneficiario di donazioni da aziende coinvolte in crisi industriali gestite dal dicastero stesso.

Martedì sarà presentata un’interrogazione urgente al Ministro Urso per fare piena luce su questa vicenda. L’obiettivo è uno solo: pretendere chiarezza e difendere i diritti dei lavoratori. Perché non possono essere loro a pagare il prezzo di scelte opache e rapporti poco limpidi tra politica e impresa.

I cittadini meritano istituzioni trasparenti, lavoratori meritano rispetto, e il Paese ha bisogno di una politica industriale credibile e libera da ogni ombra. La battaglia per la verità e per il lavoro continua.

Rosalba Cibelli consigliera M5S

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