
Caserta. Quattro persone sono finite in manette per la rapina a Charles Leclerc. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo radiomobile di Viareggio, con il supporto delle forze dell’ordine di Napoli, Caserta e Milano. Gli arrestati – tre uomini e una donna – sono stati raggiunti da una misura cautelare su richiesta della Procura di Lucca ed emessa dal giudice per le indagini preliminari.
I fatti risalgono al 18 aprile dello scorso anno, quando il pilota della Ferrari è stato derubato a Viareggio di un esclusivo orologio Richard Mille, stimato in circa 2,5 milioni di euro. Secondo quanto emerso dalle indagini, tra gli autori figurano: Luciano Allinoro, 39enne già detenuto a Opera, Annamaria Nocerino, 29 anni di Ponticelli (figlia di un noto esponente del clan Sarno), Davide Stefanoni, 29enne residente a Napoli, e Francesco Pinto, 19 anni, originario di Mondragone ma residente a Giugliano. Pinto era stato recentemente posto ai domiciliari grazie al suo legale, l’avvocato Luigi Poziello.
Le indagini
L’inchiesta, portata avanti per mesi dai carabinieri viareggini, ha ricostruito nel dettaglio il piano e l’esecuzione della rapina, anche grazie a intercettazioni, numerose immagini raccolte da videocamere pubbliche e private e testimonianze oculari. Stefanoni e Pinto, identificati come gli esecutori materiali, sarebbero arrivati sul posto a bordo di uno scooter intestato a un prestanome. Allinoro e Nocerino, invece, li avrebbero affiancati su un SUV preso a noleggio a Napoli. Secondo le accuse, i due avrebbero seguito Leclerc da Forte dei Marmi a Viareggio per poi facilitare la fuga dei complici dopo il furto, ostacolando l’inseguimento da parte della vittima.
Due colpi in una notte
Nella stessa serata della rapina a Leclerc, un altro tentato furto si sarebbe verificato nel centro di Forte dei Marmi: una giovane coppia è stata avvicinata mentre camminava, e Pinto avrebbe cercato con violenza di strappare un orologio da 40mila euro dal polso del ragazzo, senza però riuscirci. Stefanoni, in questo caso, faceva da palo.
Inoltre, Allinoro e Pinto sono accusati di un altro episodio del 2021, quando Pinto era ancora minorenne. La vittima, un manager britannico in vacanza in Italia, fu fermata pochi minuti prima dell’una del 2 agosto. Pinto gli avrebbe intimato di consegnare l’orologio, e davanti al rifiuto avrebbe estratto una pistola, colpendolo alla testa con il calcio e sparando un colpo a salve, mentre Allinoro avrebbe sottratto dal polso un Pathek Philippe del valore di 80mila euro.
Le misure cautelari sono state adottate in fase di indagine preliminare e i soggetti coinvolti sono da considerarsi innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.