
Caserta. Nella giornata di ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Sabrina Nardella, la parrucchiera 38enne originaria di Gaeta, deceduta il 24 aprile dopo essersi sottoposta a un trattamento estetico presso la clinica Iatropolis di Caserta. L’esame si è svolto all’interno dell’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale casertano, a seguito dell’assegnazione ufficiale dell’incarico da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere, avvenuta con la partecipazione di numerosi legali e periti nominati dalle parti coinvolte.
Il medico legale incaricato dalla Procura ha richiesto sessanta giorni per redigere e depositare la perizia, considerata essenziale per individuare le cause esatte del decesso e stabilire eventuali responsabilità.
La direzione della struttura sanitaria ha incaricato come proprio perito il dottor Francesco Vestini. Anche gli avvocati dei cinque soggetti attualmente indagati per omicidio colposo legato all’ambito sanitario, così come i legali dei familiari della vittima (i genitori e la sorella), hanno nominato esperti per partecipare alle operazioni peritali.
Il pubblico ministero Nicola Camerlingo ha costituito un collegio tecnico composto da quattro specialisti: il medico legale Valerio Mastroianni, l’anestesista Francesco Diurno, il chirurgo plastico Carlo Petriccione e l’anatomopatologa Anna Bonomo.
Con la conclusione degli accertamenti autoptici, è ora possibile procedere con l’organizzazione delle esequie, poiché è stata disposta la restituzione della salma ai familiari.
Nel registro degli indagati figurano due chirurghi plastici – S.D., 50 anni, residente a Roma, e A.V., 38 anni, di Ercolano – l’anestesista A.C., 53 anni, di San Sebastiano al Vesuvio, l’infermiera I.M., 31 anni, di Teverola, e R.F., 69 anni, direttore sanitario e legale rappresentante della clinica, assistito dall’avvocato Bernardino Lombardi. I genitori e la sorella di Sabrina si sono costituiti parte civile nel procedimento.