
Caserta. Caos ambulanze a Caserta: emergenza al Pronto Soccorso
Secondo quanto riportato da Il Mattino, nel pomeriggio di ieri otto ambulanze sono rimaste bloccate davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, in attesa di poter trasferire i pazienti su un letto disponibile. L’afflusso di emergenze ha generato un sovraccarico della struttura, causando ritardi e disagi per il personale sanitario e i soccorritori del 118.
Ogni ambulanza ferma comporta l’immobilizzazione dell’equipaggio, composto da un autista soccorritore e un infermiere, che deve attendere che il paziente venga sistemato su un letto libero, sia nel Pronto Soccorso sia in un altro reparto dell’ospedale. Il trasferimento in un’altra struttura è possibile, ma avviene raramente. Molti dei pazienti trasportati presentavano condizioni gravi, classificate con codice arancione o rosso, e il tempo di attesa per lo sbarellamento è stato in alcuni casi superiore alle due ore.
Il ruolo della direzione ospedaliera
La direzione dell’ospedale ha evidenziato che, al momento della segnalazione, non risultavano ambulanze in attesa, pur garantendo ulteriori verifiche per accertare la durata dei tempi tecnici di trasferimento dei pazienti. È previsto un confronto con la centrale operativa del 118 per analizzare la situazione e individuare eventuali criticità nel flusso dei ricoveri.
Nonostante le rassicurazioni, il blocco delle ambulanze ha avuto conseguenze dirette sull’efficienza del servizio di emergenza. Con diversi mezzi fermi, si sono registrati ritardi negli interventi sul territorio, con un conseguente aumento delle tensioni tra cittadini e personale sanitario.
Le cause del sovraffollamento
Uno dei principali problemi che contribuiscono al sovraccarico del Pronto Soccorso di Caserta è la chiusura di due presidi ospedalieri fondamentali, quello di Santa Maria Capua Vetere e quello di Maddaloni. La mancata operatività di queste strutture ha aumentato il numero di accessi all’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”, aggravando la gestione dei pazienti.
All’interno del Pronto Soccorso, la situazione è altrettanto critica: nelle stanze destinate ai codici rossi e gialli, diversi pazienti sono rimasti in attesa di cure per ore. I casi più gravi vengono trasferiti nei reparti di Chirurgia o Medicina d’Urgenza, ma il sistema fatica a garantire un flusso regolare, rallentando il processo di ricovero.
L’intero personale sanitario è sottoposto a forti pressioni, con turni prolungati per cercare di gestire al meglio la situazione. Tuttavia, la carenza di posti letto e l’alto numero di pazienti in arrivo rendono sempre più difficile garantire un servizio rapido ed efficiente. La crisi del sistema di emergenza, come evidenziato da Il Mattino, continua a rappresentare una sfida per l’ospedale e per tutto il territorio casertano.