
Recale. Il giudice per l’udienza preliminare Maria Pasqualina Gaudiano, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha emesso una sentenza di assoluzione con formula piena per Domenico Di Maio, 69 anni, assessore di Recale. L’uomo era stato coinvolto in un’ampia indagine riguardante un’organizzazione dedita ai furti d’auto.
Di Maio era accusato di associazione a delinquere e ricettazione. Secondo l’ipotesi dell’accusa, avrebbe fornito mezzi di trasporto e strumenti utili alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli e loro componenti, senza alcun compenso diretto, ma in cambio di pezzi di auto. Tuttavia, la difesa ha smontato le accuse, dimostrando l’estraneità del loro assistito ai fatti contestati. Una linea difensiva che il gup ha accolto, portando così all’assoluzione totale.
L’inchiesta ha ricostruito l’attività della banda, che tra gennaio 2018 e febbraio 2019 avrebbe commesso 84 furti di auto. Il gruppo criminale operava sostituendo la centralina di avviamento e forzando la serratura per poi manomettere il nottolino e avviare il veicolo. Dopo il furto, le auto venivano smontate e i pezzi rivenduti a ignari acquirenti. Le indagini hanno portato alla scoperta di due officine clandestine nel casertano, dove avveniva lo smontaggio delle vetture. Nel corso dell’operazione, sette persone sono state arrestate in flagranza di reato. La banda, composta da veri e propri specialisti del furto d’auto, è arrivata a mettere a segno fino a cinque colpi in un solo giorno.