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Ministro da Getra, ma le spine sono Jabil e Softlab

MARCIANISE. Nomi illustri stamattina a Marcianise allo stabilimento della Getra, gruppo industriale presente in Europa e nel Mondo e operante nel settore energetico e nella progettazione e produzione di trasformatori elettrici di grande e media potenza, per l’evento “Mettiamo in circolo l’energia, Innovazione, Investimenti e Occupazione”. Presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ad accoglierli il patron Marco Zigon. A tenere banco sono stati i casi Jabil e Softlab.

Jabil

“Non capisco perché le forze sindacali non si siano presentate oggi al tavolo sulla vertenza Jabil convocato a Roma. In questo caso abbiamo già la possibilità di un investitore che si faccia carico di garantire un sito produttivo”. Lo ha detto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso alla Getra Power Spa di Marcianise, rispondendo a margine dell’evento sui 75 anni dell’azienda ai giornalisti che gli chiedevano della vertenza Jabil. Peraltro lo stesso Urso ha poi ricevuto i delegati sindacali interni della Jabil, cui ha promesso di riaggiornare il tavolo.

Softlab

“Ho appena incontrato i lavoratori di Softlab, perchè è un caso emblematico di come negli anni passati ci fosse poca cura nei confronti del lavoro e dell’impresa italiana, e ho assicurato loro che nei prossimi giorni realizzeremo un tavolo al Ministero per trovare una soluzione dopo 5 anni di cassa integrazione” ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, cui un gruppo di lavoratori dell’azienda di informatica Softlab, da quasi cinque anni in cassa integrazione, hanno consegnato una lettera di “aiuto”.

Urso, rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell’evento tenutosi alla Getra Power Spa, ha ricordato di altri casi emblematici risolti dal Governo, di “cattedrali nel deserto come era diventato il caso di Termini Imerese, dove tutti i lavoratori che erano in cassa integrazione da 13 anni, e vi abbiamo trovato una soluzione. E ciò lo stiamo facendo per altri casi, come Piombino o l’ex Ilva. Ogni vertenza noi l’affrontiamo con la stessa determinazione e con l’obiettivo di coinvolgere tutte le parti affinchè si possa trovare una soluzione che garantisca l’occupazione. In Campania abbiamo alcuni esempi di vertenza affrontate in questi mesi in cui abbiamo trovato una soluzione di rilancio produttivo che ha garantito l’occupazione, penso al caso della Fos a Battipaglia, della Whirlpool-Emea, dell’Industria Italiana Autobus. Lo stesso faremo anche con i dipendenti ex Jabil oggi Softlab, che da 5 anni attendono di ritornare a lavoro, magari in altre attività da fare sul territorio”.