LE FOTO. Spaccio e affari del clan, ecco chi sono gli arrestati: dallo chef alla family drug

L’aggiornamento

Marcianise. C’è qualche volto noto e molte sorprese nell’ordinanza eseguita stamattina dai carabinieri di Marcianise. Tra i fermati salta all’occhio lo chef Giuseppe Di Gaetano, finito in cella. Fari della Dda ancora accesi sulla “family drug” dei Russo. Nuovo arresto per Antonio Russo detto “Camoranesi” e per la sua compagna Emanuela, coinvolta anche in questa indagine dopo quella delle scorse settimane al pari della madre Lucia Cozzolino e delle sorelle Anna e Antonietta. 

Ha bisogno di poche presentazioni Giovanni Buonanno, figlio del ras dei Belforte Gennaro detto Gnucchino, che poco meno di un anno fa ha deciso di passare dalla parte dello Stato. Prima di pentirsi però ha continuato a imperversare a Marcianise facendo anche pressioni su un altro parente di un noto boss.

Il primo lancio

Marcianise. In mattinata gli uomini della Stazione Carabinieri di Marcianise –  Compagnia CC Marcianise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 28 indagati (16 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 5 all’obbligo di presentazione alla p.g.) gravemente indiziati dei reati di associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravati dal metodo mafioso, facente capo al clan denominato “Belforte” o anche detto “Mazzacane”; oltreché, solo per alcuni soggetti, dei reati di estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione di falso in atto pubblico, al fine di combinare un falso matrimonio tra un cittadino italiano ed una cittadina straniera previo compenso, con lo scopo di far ottenere il permesso di soggiorno e successivamente la cittadinanza italiana; infine, oltraggio alla giustizia, perché Buonanno Giovanni minacciava reiteratamente Buttone Claudio, collaboratore di giustizia, utilizzando nei confronti della persona offesa l’influenza criminale e la conseguente condizione di assoggettamento omertoso derivante dalla organizzazione camorristica denominata “clan Belforte”. Tale condotta veniva posta in essere al fine di indurre lo stesso Buttone Claudio a rendere false dichiarazioni nell’ambito del dibattimento che si stava svolgendo dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Napoli in relazione all’omicidio di Biancur Andrea, nel quale Buonanno Giovanni era imputato. (VIDEO)

Il provvedimento cautelare si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, protrattasi da agosto 2017 a gennaio 2021, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Marcianise sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

In tale ambito, le diverse attività investigative hanno consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale, composto da soggetti dediti alle citate attività illecite, che ha concretizzato una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti, gestito dal clan camorristico ivi operante, ben noto come “clan Belforte o Mazzacane”,

Le attività dell’associazione dedita all’attività di spaccio di sostanze stupefacente, prevalentemente di tipo “cocaina”, erano consumate principalmente in Marcianise, per poi estendersi nei comuni limitrofi, fino a far gravitare i propri interessi criminali anche in Milano, trafficando ingenti quantità di cocaina.

Nel corso delle indagini, espletate mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché servizi di osservazione controllo e pedinamento e attività di riscontro, è stato possibile ricostruire l’organigramma del sodalizio, la sua struttura – evidenziando una precisa distribuzione di ruoli e compiti tra i partecipi – nonché di individuare diversi “acquirenti stabili” di stupefacente, riuscendo a identificare complessivamente 71 indagati.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 

NOMI DEGLI INDAGATI RAGGIUNTI dalla MISURA CAUTELARE:

 

indagati sottoposti alla custodia cautelare in carcere

1   ANGELINO Giulio, nato a Caserta il 22/08/1986;

2   BARBIERI Cristian Michele, nato a Milano il 07/01/1975;

3   BUCCI Antimo, nato a Marcianise (CE) il 24/04/1978;

4   BUONANNO Giovanni, nato Caserta il 18/10/1981;

5   COLELLA Giacomo, nato a Marcianise, il 11/06/1976;

6   COZZOLINO Lucia, nata a Napoli il 12/03/1965;

7   DI GAETANO Giuseppe, nato a Caserta il 13/05/1981;

8   EDATTICO Francesco, nato a Marcianise il 13/10/1983;

9   MORETTA Giovanni, nato a Spilimbergo (PN) il 22/04/1979;

10 RAUCCI Salvatore, nato a Caserta il 09/08/1983;

11 ROCCHI Edoardo, nato a Brescia il 10/11/1945;

12 RUSSO Antonio, nato a Marcianise il 26/01/1993;

13 RUSSO Emanuela, nata a Napoli il 04/01/1999;

14 SALZILLO Giuseppe Giacomo, nato a Milano il 13/12/1972;

15 SELLITTO Raffaele, nato a Caserta il 28/04/1978;

16 ZARRILLO Antimo, nato a Caserta il 02/05/1979;

indagati sottoposti agli arresti domiciliari

17 CUBILLA Yudi Patricia, nata in URUGUAY il 02/09/1970;

18 FERRARI Francesco nato a Marcianise il 09/01/1997;

19 IULIANO Caterina nata a Marcianise il 07/04/1988;

20 LASCO Emilio nato a Marcianise il 25/06/1996;

21 PORZIO Giovanni nato a Napoli il 30/03/1975;

22 RUSSO Anna nata a Napoli il 29/05/1997;

23 RUSSO Antonietta nata a Napoli il 30/07/1990;

indagati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

24 BARBIERO Gianpaolo nato a Caserta il 04/08/1976;

25 FARRO Carmine nato in GERMANI IL 09/12/1966;

26 LIONIELLO Mauro nato a Caserta il 02/05/1984;

27 MEROLA Pasquale nato a Marcianise il 03/07/1975;

28 PAPPALARDO Luca nato a Catania il 20/11/1981.

IL VIDEO CON IL DISCORSO E POI L’INTERVISTA AL CAPITANO LUCIO PELLEGRINO

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