Jabil, silenzio dopo rinvio licenziamenti: salta il Primo Maggio

Marcianise. Jabil, la nota dei sindacati.

Siamo in una piena fase di stallo della nostra vertenza!

Ad oggi, non abbiamo informazioni a nessun livello, ne’ politico ne’ istituzionale, rispetto all’evolversi delle discussioni legate alla messa in sicurezza del nostro sito. Il silenzio resta assordante su un percorso poco chiaro e men che mai condiviso, mentre le difficolta’ che i lavoratori vivono sulla loro pelle tutti i giorni continuano ad acuirsi.

Le produzioni si impoveriscono e la Cassa Integrazione si impenna, costringendo noi tutti ad una poverta’ economica e di prospettive.

 

Cosa fa l’Azienda nel frattempo?

Si sottrae al dialogo interno e territoriale e, nel contempo, annuncia l’apertura di un nuovo sito a pochi chilometri da noi (Croazia) con una missione simile alla nostra, per la serie in Italia si piange e all’estero si lavora!

 

Addirittura, adducendo questioni legate alla Sicurezza, chiude la porta in faccia alla Curia di Caserta che si era resa disponibile a celebrare una Santa Messa per il Primo Maggio ’23 presso lo stabilimento, al fine di un massimo coinvolgimento del territorio e di una opportuna solidarieta’.

 

La RSU, ritenendo inconcepibile una chiusura cosi’ rigida da parte della multinazionale americana nei confronti della disponibilita’ e sensibilita’ dimostrate da Sua Eccellenza, Monsignor Pietro Lagnese prende le distanze da questo atteggiamento ed invita la Direzione Aziendale a riconsiderare la posizione.

 

Restiamo in attesa di una celere convocazione ministeriale, che tarda ad arrivare, e fin da ora informiamo i lavoratori che organizzeremo una Manifestazione al Mimit di Roma, per i primi giorni di Maggio ’23

 

RSU JABIL

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